Regioni

In Italia la prima Università sul Clima dell’area Mediterranea. Proposta Regione Emilia Romagna-Farnesina

 

di Gino Piacentini

Il cambiamento climatico e la transizione energetica rappresentano i grandi temi del presente per dare senso al futuro sia a livello politico che industriale. Temi che vengono affrontati mediante investimenti nel campo tecnologico, industriale e sociale. Molti sono i paesi che impegnano risorse nella formazione delle nuove generazioni mediante percorsi universitari atti a formare i professionisti ambientali del futuro, come gli ingegneri, i ricercatori e gli scienziati specializzati nella sostenibilità.

Proprio l’Italia sarà il primo paese mediterraneo ad avere un percorso di laurea dedicato alla gestione del Cambiamento dell’Habitat Umano. La proposta arrivata dalla Regione Emilia-Romagna e dal Ministero degli Esteri, è stata accettata dal consiglio dell’Università delle Nazioni Unite, che ha reso l’Università di Bologna partner progetto, come dodicesima sezione sul tema aperta nel mondo.

La Regione Emilia-Romagna ha già stanziato 5 milioni nel triennio 2023-2026, necessarie a garantire l’avvio dell’istituto e mettergli a disposizione una sede. Il presidente Stefano Bonaccini e il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, hanno collaborato attivamente tanto da impegnare la stessa Farnesina per altri 40 milioni, per dare continuità al progetto e formare le nuove generazioni di tecnici.

Sarà un corso universitario vero e proprio, con corsi di laurea specifici, docenti, ricercatori, e scienziati provenienti da tutto il mondo, che lavoreranno in stretto rapporto con il centro di calcolo e il supercomputer di Leonardo (il quarto più potente del mondo) e il centro meteo italiano. Il corso si occuperà nello specifico di studiare i cambiamenti climatici attraverso i big data e l’intelligenza artificiale, mediante le nuove tecnologie a disposizione attraverso un approccio analitico orientato alla ricerca e all’innovazione. Il progetto ha ottenuto i complimenti del rettore dell’ateneo delle nazioni unite David M. Malone. Entro il 2023 verrà inoltre redatto un accordo bilaterale fra l’Onu e le autorità italiane nel quale si formalizzerà l’operazione della nascita dell’IBAHC (acronimo dell’istituto che sta per Big Data e Intelligenza artificiale per la gestione del cambiamento dell’habitat umano).

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