Esteri

Israele, la Knesset vota lo stop alle attività dell’Unrwa

Nonostante le pressioni internazionali, il Parlamento israeliano, la Knesset, ha approvato la legge che vieta “qualsiasi attività” dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, all’interno di Israele. La legge è stata approvata con 92 voti favorevoli e 10 contrari. “E’ scandaloso il fatto che un paese membro delle Nazioni Unite cerchi di smantellare un’agenzia dell’Onu che si sta rivelando il principale protagonista di operazioni umanitarie a Gaza”, ha dichiarato la portavoce dell’Unrwa. Dure reazioni anche del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite: “Se attuate, le leggi adottate dalla Knesset di Israele impedirebbero probabilmente all’Unrwa di portare avanti il suo lavoro essenziale nei Territori Palestinesi Occupati, con conseguenze devastanti per i rifugiati palestinesi. Invito Israele ad agire in modo coerente con i suoi obblighi ai sensi della Carta dell’Onu e del diritto internazionale. La legislazione nazionale non può alterare tali obblighi”. A scriverlo, su X, dopo la decisione della Knesset di vietare le attività dell’agenzia Onu, è il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Porto questa questione all’attenzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite e la terrò costantemente informata sull’evolversi della situazione. Non esiste alternativa all’Unrwa”. La decisione di Israele ha provocato reazioni in tutto il mondo. I governi di Spagna, Slovenia, Irlanda e Norvegia condannano l’approvazione da parte del Parlamento israeliano di una legge che impedisce all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) di operare nel territorio palestinese occupato. “La Unrwa ha un mandato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Il lavoro dell’Agenzia è essenziale e insostituibile per milioni di rifugiati palestinesi nella regione, e in particolare nel contesto attuale di Gaza”, si legge in una dichiarazione congiunta, diffusa dal ministero degli Esteri spagnolo.  I quattro Paesi denunciano, inoltre che “la legislazione approvata dalla Knesset costituisce un precedente molto grave per il lavoro delle Nazioni Unite e di tutte le organizzazioni del sistema multilaterale” e sottolineano che continueranno a lavorare per garantire la sostenibilità del lavoro della Unrwa e il suo ruolo umanitario.Durissima dall’Italia anche l’ex Presidente della Camera, Boldrini: “Il voto con cui la Knesset, il Parlamento israeliano, mette al bando le attività dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi e taglia ogni rapporto tra l’agenzia e lo Stato di Israele è di una gravità inaudita. Una decisione scellerata che va contro la Carta dell’Onu, indebolisce pericolosamente il sistema multilaterale e, non ultimo, toglie a milioni di palestinesi il più importante sostegno in grado di fornire aiuti vitali e i servizi essenziali ai civili. E mentre a Gerusalemme si consuma questo voto senza precedenti, a Gaza l’Idf fa un’altra strage di civili con almeno 65 vittime. L’Italia condanni fermamente quanto accaduto alla Knesset come hanno immediatamente fatto ieri sera i Governi di Irlanda, Spagna, Norvegia e Slovenia”. Queste le parole della presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. “Anche il Regno Unito -aggiunge- attraverso il ministero degli Esteri David Lammy ha definito le norme approvate alla Knesset ‘totalmente sbagliate’. Serve una reazione unitaria della comunità internazionale per salvare l’Onu e le sue agenzie da questi attacchi inaccettabili. E la voce dell’Italia non può mancare”. Anche la Turchia ha condannato il voto del Parlamento israeliano che ha messo al bando le attività dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), che lo Stato ebraico accusa di connivenza con Hamas, rompendo ogni rapporto con essa. Secondo Ankara, la decisione “viola chiaramente il diritto internazionale”. Come si legge in un comunicato del ministero degli Esteri turco, “colpendo Unrwa, Israele punta a distruggere la soluzione con due Stati e ad impedire il ritorno dei rifugiati palestinesi nelle loro terre”. La Turchia ha lanciato un appello alla comunità internazionale per “assumere una posizione forte contro i tentativi di mettere al bando l’Unrwa”, affermando che “continuerà a fornire sostegno politico e finanziario all’agenzia”.

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