La guerra di Putin

Kiev, il massacro di piazza Maidan opera di cecchini organizzati della destra golpista. Le rivelazioni della pubblicazione indipendente Grayzone

 

Fonte Garzone pubblicazione indipendente di inchieste giornalistiche. Traduzione e sintesi per ORE 12 di Giuliano Longo

Un articolo sottoposto a revisione, inizialmente approvato e lodato da una prestigiosa rivista accademica è stato improvvisamente annullato senza spiegazioni. Il suo autore, uno dei massimi studiosi al mondo di questioni legate all’Ucraina, aveva raccolto prove schiaccianti per concludere che i manifestanti di Maidan sono stati uccisi da cecchini favorevoli al golpe. Il massacro, da parte di cecchini, di attivisti antigovernativi e poliziotti in piazza Maidan a Kiev alla fine di febbraio 2014, è stato un momento determinante nel rovesciamento del governo eletto dell’Ucraina. La morte di 70 manifestanti ha innescato una valanga di indignazione internazionale che ha reso la caduta del presidente Viktor Yanukovich inevitabile.  

Eppure oggi questi omicidi rimangono irrisolti nonostante Ivan Katchanovski, un politologo ucraino-canadese dell’Università di Ottawa, per anni abbia raccolto prove schiaccianti a dimostrazione  i cecchini non erano delgoverno di Yanukovich, ma agenti a favore della ricolta di Maidan che sparavano da edifici occupati dagli stessi manifestanti. Il lavoro meticoloso  di Katchanovski è stato ignorato dai media mainstream, nonostante sia uno studio scrupoloso sul massacro nel settembre 2015 che fu  pubblicato nel 2016 e nel 2020 citato in oltre 100 occasioni da studiosi ed esperti mondiali specializzati in questioni ucraine.

Negli ultimi mesi del 2022, Katchanovski ha presentato una nuova indagine su  questo massacro a un’importante rivista di scienze sociali che aveva inizialmente accettato di pubblicarla, bloccandone last minute la pubblicazione  con una decisone che   Katchanovski giudica”politica”.

 

Katchanovski ha commentato la decisione affermando “nel mondo accademico c’è una crescente censura politica per tutto ciò che riguarda l’Ucraina  dell’Ucraina. Molti studiosi hanno paura di condurre ricerche basate su prove contrarie alle narrazioni occidentali econsolidate su Maidan, la guerra Russia-Ucraina e altre questioni relative ai conflitti in Ucraina a Kiev dopo il colpo di stato del 2014″.  Il suo studio ha esaminato il coinvolgimento dell’estrema destra nella guerra civile del Donbass e il massacro di Odessa del maggio 2014 in cui gli ultranazionalisti hanno recluso attivisti filo-federalisti e russofoni nella sede dei sindacati della città e hanno dato fuoco all’edificio, uccidendone dozzine e ferendone molti altri .  Come per gli omicidi dei cecchini di Maidan, nessuno è mai stato assicurato alla giustizia per questi atti atroci……Ma che elementi violenti di estrema destra fossero coinvolti  nel massacro di Odessa è confermato da numerose riprese video e poco controverso. “Questo censura per ragioni politiche avviene perché i media mainstream seguono i loro governi e non i fatti. E con poche eccezioni, i giornalisti non hanno riportato video di cecchini sostenitori di Maidan e le loro confessioni, nonché le testimonianze dei manifestanti della piazza feriti e diverse centinaia di testimoni che parlavano di cecchini in azione.

Le prove open source raccolte da Katchanovski supportano in modo convincente la sua conclusione che il massacro di Maidan “è stata un’operazione sotto falsa bandiera organizzata con successo e condotta da elementi della leadership di Maidan con gruppi nascosti di cecchini per rovesciare il governo e prendere il potere in Ucraina”. Tra i documentici sono 14 video che ritraggono cecchini annidati negli edifici controllati dai manifestanti di Maidan, Di questi video 10 mostrano in modo inequivocabile tiratorilegati a gruppi di estrema destra nascosti nell’Hotel Ukraina, che mirano alla folla dei manifestanti sottostanti e sparano a funzionari delle forze dell’ordine del Governo. Nel frattempo,i video sincronizzati dimostrano che i colpi sparati dalle forze di sicurezza governative, inizialmente accusate del massacro, non coincidono con l’uccisione dei manifestanti. Invece, gli agenti di polizia hanno sparato colpi di avvertimento contro oggetti  come lampioni, alberi e terreno per calmare la folla violenta. Hanno anche sparato contro muri e finestre dove si trovavano i cecchini nell’Hotel Ukraina controllato dai sovversivi, prendendo di mira i cecchini lì annidati. Il processo per il massacro di Maidan dovrebbe emettere il suo verdetto finale questo autunno. Centinaia di testimoni, inclusi 51 manifestanti feriti durante la sparatoria, hanno testimoniato di essere stati colpiti da colpi di arma da fuoco da edifici o aree controllate da manifestanti Maidan.  Questa narrazione è supportata dalle indagini degli esperti balistici del governo nei confronti di 14 cecchini ammessi al giudizio .  Nonostante l’ondata di prove che indicano un’operazione sotto falsa bandiera, Katchanovski non crede che il processo arriverà alla verità, o che il suo verdetto sarà basato sulle prove altamente incriminanti accumulate durante il procedimento. “L’accusa ha semplicemente negato l’esistenza di tali cecchini e non ha indagato su di loro. I tribunali ucraini mancano di indipendenza e spesso basano le loro decisioni, soprattutto in casi di così alto profilo e altamente politicizzati, su direttive dell’amministrazione presidenziale. È una situazione difficile per i giudici e la giuria. Ci sono minacce da parte dei condannati di estrema destra perché non vengano assolti i poliziotti governativi di allora”.  Ci sono altri motivi per sospettare che il verdetto sarà prefabbricato con il rischio che la verità degli eventi possa coinvolgere funzionari statunitensi nel colpo di stato di Maidan, poiché ormai è un articolo di fede assiomatico del mainstream occidentale, che Washington non sia stata in alcun modo coinvolta nel colpo di stato, nonostante montagne di prove concrete del contrario.

aggiornamento la guerra di Putin ore 14.33

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