La guerra di Putin

Kiev potrebbe colpire colpire il territorio russo da basi situate in Ucraina

 

di Giuliano Longo

 

Il presidente Putin e il Ministero della Difesa del paese hanno annunciato una serie di minacce provenienti dal territorio “vicino occidentale”. In particolare, le autorità russe hanno ripetutamente annunciato l’intenzione del blocco NATO di collocare le proprie basi militari in Ucraina, cosa che creerebbe una minaccia diretta per Mosca, riducendo seriamente il tempo di avvicinamento dei missili occidentali.

 

 

L’ex ufficiale dell’intelligence dell’esercito americano Scott Ritterne ha parlato nella sua recente intervista con il canale Dialogue Works, riferendo che Kiev da tempo ha iniziato a costruire basi militari vicino ai confini russi per lanciare  attacchi missilistici sul territorio russo, come peraltro previsto o temuto dallo stesso Putin.

 

La dislocazione di questi missili a lunga gittata eviterebbe di coinvolgere direttamente paesi aderenti alla NATO, mentre i generali tedeschi che assicurano che gli stessiF-16 di prossima consegna a Kiev,  verrebbero pilotati esclusivamente da personale ucraino con il supporto della intelligence e della logistica occidentale.

 

Gli Usa sono già pronti all’invio di missili a lungo raggio (300 KM)  per l’Ucraina, mentre per ora la Germania nicchia sulla consegnadei “Taunus”che possono superare ampiamente quella distanza ed eventualmente dotarsi di armi nucleari.

 

Finora, le armi in dotazione a Kiev hanno un raggio limitato al territorio ucraino o poco oltre il confine, comunque in grado di colpire la Crimea da dove partono i nuovi missili Zircon, in dotazione alla flotta russa dai primi di gennaio, in grado di viaggiare a una velocità almeno cinque volte superiore a quella del suono

 

Già all’inizio dello scorso mese   il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov aveva dichiarato che i nuovi missili a lunga gittata“contribuiranno solo ad aggravare l’escalation” aggiungendo che  “non cambieranno gli eventi sul terreno”.

I missili americani, secondo l’agenzia Reuters,  sarebbero inclusi nel nuovo pacchetto di aiuti degli Usa per l’Ucraina da oltre 2 miliardi di dollariper attrezzature di supporto ai sistemi di difesa aerea Patriot e munizioni di precisione guidate a distanza e armi anticarro Javelin.

Questa fornitura verrebbe incontro alle pressanti richieste di  Zelensky il quale lamentava che i lanciarazzi americani Himars – fin qui utilizzati – “Hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate” di qui la richiesta di una dotazione di “Atacms” da 300 chilometri di raggioche metterebbe anche di mettere sotto pressione l’artiglieria russa posta lontano dal fronte.

Lo scorso 21 Dicembre il presidente Putin – citato dalla Tass – aveva annunciato il dispiegamento dei missili balistici intercontinentali Sarmat, considerati il fiore all’occhiello dei nuovi programmi militari russi, una dichiarazione che era arrivata a poche ore dal previsto annuncio del presidente Biden, sul via libera all’invio dei missili Patriot (difensivi) a Kiev.

Ad ogni annuncio di nuove armi più sofisticate e letali Mosca risponde minacciando l’inevitabilità , di una escalation che fa riapparire sullo scenario mondiale, lo spettro di una guerra nucleare.
 
Gli Army Tactical Missile System Atacmas che verrebbero forniti o sono di prossima fornitura, potrebbero potenzialmente raggiungere il cuore della Russia, questa una delle ragioni per cui Biden ne aveva ritardata la consegna.

Già nel maggio dello scorso anno Londraaveva confermato l’invio a Kiev di “Storm Shadow” missili a lungo raggio, solo ad uso convenzionale (non atomico), con capacità di colpire con precisione.

L’Ucraina è quindi la decima nazione ad adottare il missile franco-britannico SCALP/Storm Shadow(dopo Francia, UK, Italia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Grecia, Arabia Saudita, Qatar e India) realizzato da MBDA.

L’invio di questi missili conferma che da tempo Kiev lavorava per integrarli su velivoli ucraini, probabilmente Sukhoi Su-24 o sui 14 Mig 29 recentemente ceduti dalla Polonia.  La Royal Air Force ha ordinato circa un migliaio di Storm Shadow, in parte impiegati in operazioni o per addestramento, ma ancora presenti in diverse centinaia di esemplari negli arsenali britannici anche se non è chiaro quanti ne siano stati donati all’Ucraina.

Di certo queste armi, impiegate dalle forze aeree britanniche, francesi e italiane contro obiettivi in Iraq, Libia e Siria già consentono all’Ucraina di colpire in profondità e con precisione bersagli a in territorio russo grazie ad una gittata tenuta segreta ma forse intorno ai 500/550 chilometri.

Il sistema missilistico strategico russo oltre al citato Zircon, di recente dotazione, comprende i missili a lunga gittata  Sarmat,  una delle nuove super armi volute da Putin, assieme al misterioso missile Burevestnik, oltre al Kinzhal, ilTsirkone ai missili sottomariniPoseidon tutti a lunga gittata.

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