Esteri

l petrolio sale di oltre il 5% a causa dei tagli alla produzione dell’OPEC+

Il costo del petrolio sui mercati mondiali è salito di oltre il 5% a causa della decisione di alcuni paesi OPEC+ di tagliare la produzione, lo confermano anche oggi lunedì 3 aprile i dati di trading. In particolare, i futures di maggio sul greggio WTI sono saliti del 7,12% a 81,09 dollari al barile. Il prezzo dei futures di giugno sul petrolio Brent è cresciuto del 7,13% e per la prima volta dal 7 marzo ha raggiunto gli 85,59 dollari al barile. Anche i prezzi del marchio russo Urals sono saliti a circa 60 dollari al barile. La posizione delle autorità dell’Arabia Saudita ha sottolineato che la decisione presa dall’OPEC + era basata esclusivamente su considerazioni economiche negando le accuse nei suoi confronti di presunto sostegno alla Federazione Russa. La decisione dei partecipanti all’accordo OPEC +, non ha fatto piacere all’amministrazione americana, ma ha provocato una reazione positiva tra le società americane di “scisto” perché i prezzi inferiori a 65 dollari al barile rendono la produzione non redditizia. È importante che le autorità statunitensi impediscano un nuovo aumento dei prezzi del carburante, perché presto inizierà la campagna elettorale. Il 2 aprile, l’Associated Press ha riferito che la decisione degli stati OPEC +  di ridurre la produzione di petrolio minaccia gli Stati Uniti con un aumento dell’inflazione e dei prezzi del carburante.Si prevede che, sullo sfondo della crescita dell’attività industriale nei paesi del sud-est asiatico, compresa la Cina, i prezzi del petrolio, almeno nei prossimi mesi, possano rimanere al livello attuale o addirittura continuare la crescita.

Giulo

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