Fermare la strage di donne vittime di femminicidio, nel nostro Paese, è un imperativo e deve essere l’impegno di tutti e tutte noi: nella privata dimensione e nei percorsi collettivi, delle Istituzioni e del Sindacato tutto.
CGIL e UIL vogliono ribadirlo anche nelle tante piazze mobilitate in queste settimane, nei comizi e nelle conferenze stampa, in ogni luogo di lavoro e dimensione di vita.
Nel nostro Paese, infatti, è ancora drammaticamente viva la cultura che ha dato origine allo ius corrigendi, al delitto d’onore e al matrimonio riparatore: una cultura che considera le donne una proprietà di cui disporre a proprio piacimento.
Cambiarla è possibile e assolutamente necessario se non vogliamo continuare a piangere le tante Giulia, uccise per mano di chi diceva di amarle. Una ogni tre giorni.
aggiornamento Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne ore 15.24