Covid

La Cina cerca giustificazioni sulla ripresa pandemica

 

Pechino insiste sul fatto che i dati pubblicati dalla Cina sui decessi per Covid-19 sono sempre stati trasparenti, riferiscono i media statali. Il rilascio di tutte le informazioni sui virus da parte di Pechino è stato fatto “nello spirito di apertura”, ha detto un alto capo della Sanità in una conferenza stampa tenuta dal Consiglio di Stato cinese e citata dall’agenzia di stampa Xinhua. Un ente nazionale per il controllo delle malattie ha affermato che venerdì ci sono stati circa 5.500 nuovi casi locali e un decesso. Ma con la fine dei test di massa e il restringimento dei criteri per ciò che viene considerato come un decesso da Covid, si ritiene che quei numeri non riflettano più la realtà. Alcuni esperti stimano che potrebbero esserci fino a 9.000 morti al giorno.

Poi sull’emergenza sempre il Consiglio di Stato cinese,  ha raccomandato alle autorita’ locali l’uso della medicina tradizionale cinese nel trattamento della covid perché “ha svolto un ruolo importante fin dall’inizio della pandemia”. Il governo ha sottolineato che i preparati della medicina tradizionale hanno una “abbondanza di materie prime” e una grande “varietà e applicabilità”, notando che i loro processi sono “semplici” e invita le autorita’ locali a combinare la medicina cinese con quella “occidentale” e a utilizzare i farmaci “in base alle condizioni locali e all’offerta disponibile”.
Media cinesi all’attacco: “Discriminatorie le misure imposte da alcuni Paesi”

 

I media cinesi definiscono “discriminatorie” le misure messe in atto da alcuni Paesi, tra cui l’Italia, per i viaggiatori provenienti dalla Cina, dopo l’ondata di contagi da Covid-19 che ha fatto seguito alla fine della linea di zero Covid del governo cinese. In un articolo in cui cita il parere di esperti, il tabloid di Pechino Global Times, pubblicato dal Quotidiano del Popolo, organo di stampa del Partito Comunista Cinese, parla di “un piccolo numero di Paesi e regioni”, citando in particolare gli Stati Uniti e il Giappone, che hanno imposto restrizioni ai viaggiatori in arrivo dalla Cina: le misure messe in atto sono “infondate” e “discriminatorie”, secondo gli esperti, e “la reale intenzione e’ di sabotare tre anni di sforzi nel controllo del Covid-19 della Cina e attaccare il sistema del Paese”.

Related posts

Covid, Pechino non molla la presa nelle misure di contrasto. Piena modalità di emergenza in tutti i Distretti per non avere contraccolpi sulle Olimpiadi

Redazione Ore 12

Dal 1 dicembre terza dose di vaccino agli over 18

Redazione Ore 12

Vaccino, aggiornamento Italia: sono 140.389.645 le dosi somministrate

Redazione Ore 12