Covid

La protezione del vaccino dopo sei mesi crolla dal 72% al 41%. In terapia intensiva di più i non vaccinati. Aumentano le infezioni tra i bambini

“Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 rispetto ai non vaccinati”. Lo rileva l’Iss nel suo report esteso sull’andamento epidemiologico. Rimane elevata l’efficacia vaccinale, si spiega, nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 91% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all’81% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati. “Dopo 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale – sottolinea il report – si osserva una forte diminuzione dell’efficacia vaccinale nel prevenire le diagnosi in corrispondenza di tutte le fasce di età. In generale, su tutta la popolazione, l’efficacia vaccinale passa dal 72,5% nei vaccinati con ciclo completo entro sei mesi rispetto ai non vaccinati, al 40,1% nei vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi rispetto ai non vaccinati.Nel caso di malattia severa, la differenza fra vaccinati con ciclo completo da oltre e da meno di sei mesi risulta minore. Si osserva, infatti, una decrescita dell’efficacia vaccinale di circa 10 punti percentuali, in quanto l’efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di sei mesi è pari al 91,6%, mentre risulta pari all’80,9% per i vaccinati con ciclo completo da oltre sei mesi, rispetto ai non vaccinati”. Poi Brusaferro Presidente dell’Isituto Superiore di Sanità: “Questa settimana la situazione del Paese è caratterizzata da una crescita continua dei nuovi casi e da una crescita continua anche nell’occupazione dei posti letto.  In una situazione in cui l’indice di trasmissibilità si mantiene costantemente sopra la soglia epidemica. I Comuni che hanno avuto nuovi casi negli ultimi 14 giorni sono passati da 4.973 a 5.370 – spiega – indice di una circolazione diffusa in tutto il Paese”. La curva epidemica è in salita “in tutte le regioni”, aggiunge.  Sempre dall’Iss viene poi diffusa la notizia che nell’ultimo mese il tasso di terapie intensive nei non vaccinati in Italia è a 6,7 per 100mila, mentre nei vaccinati da meno di sei mesi è a 0,54 per 100mila, ossia 12 volte più basso. Nell’ultima settimana, scrive l’Istituto superiore di Sanità, si osserva un aumento dell’incidenza in tutte le fasce d’età e in particolare nella popolazione con meno di 12 anni. Proprio su questo range di età, “nel periodo 8-21 novembre 2021 sono stati segnalati 31.365 nuovi casi, di cui 153 ospedalizzati e 3 ricoverati in terapia intensiva”. Nella classe di età 6-11 anni “si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell’incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un’impennata nelle ultime due settimane”. “Dopo sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale, scende dal 72% al 40% l’efficacia nel prevenire qualsiasi diagnosi sintomatica o asintomatica di Covid-19 rispetto ai non vaccinati”. Lo rileva l’Iss nel suo report esteso sull’andamento epidemiologico.

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