Economia e Lavoro

L’analisi della Banca d’Italia sulla digitalizzazione dell’industria finanziaria italiana

La diffusione delle tecnologie digitali determina un mutamento profondo nella domanda e nell’offerta di prodotti e servizi finanziari. Le applicazioni e le piattaforme digitali per l’interazione con la clientela sono in forte crescita in tutti i comparti del settore finanziario. Nuove tecnologie, quali l’intelligenza artificiale (IA), il cloud e la robotica rendono più efficienti le attività svolte dagli intermediari. Gli ambiti di applicazione sono vasti e includono i servizi di deposito, pagamento, investimento, consulenza, finanziamento e quelli assicurativi, nonché le attività di back office e di analisi e gestione dei rischi.

Le trasformazioni determinate dall’innovazione digitale nell’ultimo decennio estendono notevolmente il perimetro dei soggetti coinvolti nella fornitura di servizi finanziari in un settore che fino a pochi anni fa era esclusivo appannaggio degli intermediari tradizionali. La diffusione dei collegamenti alla rete internet, l’aumento della disponibilità di informazioni sugli utenti, la riduzione del costo dell’elaborazione automatica dei dati offrono l’opportunità di sviluppare modelli di attività fortemente all’avanguardia. Questi mutamenti stimolano l’entrata nel mercato di imprese innovative e società tecnologiche, anche di grande dimensione (Big Tech), che in alcuni casi offrono servizi in concorrenza con quelli degli intermediari tradizionali e in altri operano invece in collaborazione.

Accanto alle significative opportunità proposte, ad esempio, in termini di miglioramento dell’efficienza nell’erogazione di servizi finanziari, la transizione digitale pone importanti sfide per gli intermediari tradizionali e per le autorità di regolamentazione e supervisione. Ai rischi operativi e cibernetici – legati anche all’allargamento del gruppo di soggetti coinvolti nell’offerta di prodotti finanziari e all’aumento delle loro interconnessioni – e a quelli connessi con il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo si affiancano i rischi per la sicurezza e la corretta gestione e trattamento dei dati personali degli utenti, il buon funzionamento delle infrastrutture di pagamento, la solidità dei singoli operatori e la stabilità complessiva del sistema finanziario. Aumentano inoltre, sia per gli utenti sia per gli intermediari, i rischi legati all’utilizzo delle criptoattività e della finanza decentralizzata (decentralized finance, DeFi), rese possibili dallo sviluppo delle tecnologie dei registri distribuiti (distributed ledger technologies, DLT).

La Banca d’Italia e le altre autorità di supervisione italiane ed europee sono impegnate ad aggiornare sia il quadro normativo di riferimento, sia gli strumenti di controllo, perseguendo un ampio insieme di obiettivi; tra questi, i principali sono: (a) contemperare la promozione dell’innovazione con l’esigenza di tutelare i consumatori e gli investitori; (b) evitare l’esclusione o la discriminazione degli utenti meno digitalizzati; (c) garantire il corretto funzionamento delle infrastrutture di mercato e del sistema dei pagamenti; (d) preservare la sicurezza e la stabilità del sistema finanziario e dell’economia nel suo complesso.

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