Economia e Lavoro

L’intelligenza artificiale: un’opportunità o una minaccia per il lavoro?

 

di Gianluca Maddaloni

 

Kristalina Georgieva, la direttrice generale del Fmi (Fondo Monetario Internazionale), poco prima di partire per il World Economic Forum di Davos, in Svizzera ha affermato “Le economie avanzate e alcuni mercati emergenti vedranno colpiti il 60% dei loro posti di lavoro”, ha detto in un’intervista a Washington, citando un nuovo rapporto del Fondo monetario internazionale sull’argomento. “I mercati emergenti al 40%, i Paesi a basso reddito al 26%”, ha sottolineato. “Servono politiche per sviluppo sicuro dell’IA “Siamo sull’orlo di una rivoluzione tecnologica che potrebbe far ripartire produttività, stimolare la crescita globale e aumentare i redditi in tutto il mondo e che potrebbe anche sostituire i posti di lavoro e approfondire le disuguaglianze”, ha aggiunto Georgieva. “Il rapido progresso dell’intelligenza artificiale ha affascinato il mondo, suscitando sia eccitazione che allarme, e sollevando importanti domande sul suo potenziale impatto sull’economia globale. L’effetto netto è difficile da prevedere, poiché l’IA si diffonderà attraverso le economie in modi complessi. Quello che possiamo dire con una certa sicurezza è che avremo bisogno di elaborare una serie di politiche per sfruttare in modo sicuro il vasto potenziale dell’IA a vantaggio umanità”. D’altro canto L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha recentemente pubblicato un rapporto in cui sostiene che l’intelligenza artificiale (IA) e l’energia pulita sono la nuova “coppia di potere”. Il rapporto afferma che l’AI può aiutare a accelerare la transizione energetica in diversi modi, tra cui: migliorare l’efficienza energetica: l’IA può essere utilizzata per ottimizzare il funzionamento degli impianti energetici, ridurre le perdite e migliorare l’efficienza dei sistemi di distribuzione. Sviluppare nuove tecnologie energetiche: l’IA può essere utilizzata per accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie energetiche pulite, come l’energia solare, eolica e nucleare. Gestire le reti energetiche: l’IA può essere utilizzata per il controllo più efficiente e flessibile delle reti di distribuzione, in particolare in presenza di fonti energetiche intermittenti come l’energia solare e eolica. L’IEA stima che l’IA potrebbe contribuire a ridurre le emissioni globali di gas serra di 1,5 gigatonnellate entro il 2030. Questo è equivalente all’emissione di circa 3 miliardi di automobili. l’IA viene già utilizzata per promuovere l’energia pulita: Google sta utilizzando l’IA per ottimizzare il funzionamento dei suoi impianti solari e eolici. Tesla sta utilizzando l’IA per migliorare l’efficienza delle sue batterie. L’Enel sta utilizzando l’IA per sviluppare nuove tecnologie energetiche, come l’energia solare termodinamica. C’è anche la possibilità di pianificare la manutenzione degli impianti energetici in modo da ridurre i tempi di inattività. Monitorare in tempo reale i consumi energetici per identificare i punti di inefficienza. Sviluppare algoritmi di controllo per migliorare l’efficienza degli impianti. Sviluppo di nuove tecnologie energetiche pulite. Questi sono solo alcuni esempi delle molte applicazioni dell’IA per la transizione energetica. L’IA ha il potenziale per trasformare il settore energetico e contribuire a creare un futuro più sostenibile.

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