La quarta dose di vaccino anti-Covid “è un’opportunità in piu’ per rafforzare la propria protezione”, spiega a ‘La Stampa’ il direttore dell’Aifa Nicola Magrini. Protezione che comunque “è attiva grazie al primo booster, ma tende a calare progressivamente”. “Ricevere una dose adesso – aggiunge l’esperto – non comporta alcun rischio e consente di arrivare a ottobre con un livello di protezione piu’ alto”. Attualmente, però, le somministrazioni di quarte dosi non decollano. “Dopo due anni un po’ di stanchezza è comprensibile – sostiene il numero uno dell’agenzia del farmaco italiana -, comunque il secondo booster è una misura precauzionale, che abbiamo deciso di raccomandare per alcune categorie a rischio, ma il ciclo vaccinale con tre dosi offre già una buona protezione contro le forme gravi della malattia”. Tra i preparati, quelli di Pfizer e Moderna “resteranno i principali a disposizione, visto il successo ottenuto, sia dal punto di vista della sicurezza che dell’efficacia”, afferma Magrini. E per il vaccino universale contro tutti i coronavirus “dovremo aspettare il 2023”, presume.
aggiornamento pandemia Covid ore 14.54