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Mascherine all’aperto e discoteche chiuse fino al 10 febbraio e si studia la fine dello stato d’emergenza per il 31 marzo

Prorogati per altri dieci giorni, fino al 10 febbraio, l’obbligo di mascherine all’aperto e la chiusura delle discoteche. E’ quanto prevede l’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’intesa raggiunta in Consiglio dei ministri. Dal Cdm di mercoledì, invece, dovrebbe arrivare un nuovo decreto Covid, con il quale, oltre a dare copertura normativa all’ordinanza per le mascherine e le discoteche, si affronterà il problema delle quarantene a scuola. Tra le questioni aperte anche la durata del Green pass per chi ha fatto tre dosi di vaccino. Intanto si discute anche sulla fine dello stato d’emergenza. A parlarne chiaramente il Sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Stiamo lavorando allo stop dello stato di emergenza al 31 marzo”. Il Sottosegretario era ospite di ‘Radio Anch’io’ Su Rai Radio 1.”La pandemia ci ha insegnato che è difficile fare previsioni a lungo termine, ma i dati in questo senso sono positivi e ci auguriamo che continuino e dobbiamo continuare con le terze dosi”, ha spiegato. Si farà la quarta dose? “La politica non ha deciso e deve attendere le considerazioni della scienza. Al momento non è prevista”. Sull’ipotesi di un green pass senza scadenza per chi ha ricevuto la terza dose “è una scelta che la politica deve fare basandosi sulle indicazioni scientifiche”, ha aggiunto. Per quanto riguarda la scuola, “dobbiamo assolutamente semplificare e uniformare quindi siamo procedendo con un percorso condiviso con le Regioni” e la didattica a distanza solo per gli studenti non vaccinati “è una delle ipotesi per semplificare le norme e credo che si possa arrivare a questo risultato”. Poi l’altro Sottosegretario, sempre alla Salute, Sileri: “L’Italia è come un paziente che sta uscendo dalla fase acuta e la terapia va adesso modulata in base al decorso”. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sieri, ai microfoni di Metropolis, sulla piattaforma del gruppo GEDI-Repubblica, analizza il momento attuale della pandemia in Italia. “Andiamo verso una fase nella quale all’emergenza si sostituirà la convivenza col virus– afferma- e molte delle restrizioni alle quali ci siamo abituati, come il distanziamento o l’uso delle mascherine, andranno progressivamente ridotte sino al ritorno ad una nuova normalità. Dovranno rimanere invece le buone abitudini che abbiamo imparato a praticare in questi anni: per esempio, andare al lavoro con la febbre a 38° sarà da evitare per non favorire la diffusione di tutte le infezioni, non soltanto di quella da coronavirus”.

Sileri è, inoltre, tornato sulla distinzione tra casi positivi e malati: “Nella nuova normalità che dovremo raggiungere, non subito ma quando i dati ce lo consentiranno, dovremo rimodulare le misure per chi è più protetto dal virus grazie al vaccino o a precedenti infezioni. Col tempo potremo quindi abbandonare tante delle attuali restrizioni- conclude- e rivedere il green pass e la campagna vaccinale sulla base della reale esigenza sanitaria di ciascuno”.

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