Cultura, Arte e Libri

Mattarella: “Il libro è fonte di valore, di speranza e di sogni”. La 61 esima edizione di Bologna Children’s Book Day

Pace, guerra, scambio, cultura, futuro: sono alcune tra le parole ritornate maggiormente negli interventi d’apertura della sessantunesima Bologna Children’s Book Fair. «L’edizione più bella e più grande di sempre» ha ricordato la direttrice Elena Pasoli facendo riferimento ai 1.500 espositori da oltre 100 Paesi – di cui 14 per la prima volta – quest’anno a Bologna. Quaranta sono invece gli editori di BolognaBookPlus, la brand extension dedicata all’editoria generalista organizzata in collaborazione con AIE e guidata da Jacks Thomas.

È in occasione della fiera che arriva il Giornale della Libreria di marzo, con un inserto in inglese realizzato in collaborazione con BolognaFiere e una rosa di interventi dedicati in gran parte al segmento dell’editoria per bambini e ragazzi.

«Una fiera dove si scambiano diritti è un sorriso amaro rispetto a quello che vediamo succedere nel mondo» ha ricordato il sindaco di Bologna Matteo Lepore. «L’augurio che possiamo farci è che le pagine che vediamo raccontate negli stand della Bologna Children’s Book Fair, le immagini affisse a questi muri, possano arrivare alle bambine e ai bambini in Palestina, in Ucraina e in tutti i teatri di guerra». Gli ha fatto eco Mauro Felicori, assessore alla Cultura della regione Emilia-Romagna, auspicando «un futuro dominato dalla cultura, e alla pace come strumento per affermarla».

Lucia Borgonzoni, sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura¸ ha ricordato che l’editoria è la prima industria culturale del nostro Paese e lo è vieppiù in questo 2024 votato all’internazionalizzazione: con Italia Ospite d’Onore 2024 alla Fiera internazionale del libro di Francoforte, in ottobre, «ma anche con gli appuntamenti di Tunisi e Varsavia».

Il viaggio per l’internazionalizzazione, ha sottolineato il direttore di AIE Fabio Del Giudice, «parte già qui a Bologna, dove molti sono gli appuntamenti targati Destinazione Francoforte, il programma che in Italia, e anche in Germania grazie al lavoro dell’Ambasciata e degli Istituti italiani di cultura, ci accompagnerà verso ottobre».

«Collaboriamo con Bologna perché crediamo nell’editoria per ragazzi e nella sua internazionalizzazione» ha continuato Del Giudice. «E i numeri ci danno ragione: l’anno scorso un libro su quattro venduto nelle librerie era un libro per ragazzi. E dal 2010 l’Italia vende all’estero più diritti di traduzione di libri per bambini e ragazzi di quanti non ne compri: nel 2022 sono stati 2.744».

«Agli autori, agli illustratori, agli editori, ai librai, ai visitatori, agli organizzatori della fiera e in particolare alle ragazze e ai ragazzi, ai giovani lettori protagonisti di queste giornate» ha voluto infine indirizzare il suo saluto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella collegato in streaming.

«Il valore del libro va molto oltre il processo di ideazione, produzione e messa in commercio, perché il libro è strumento irrinunciabile di sapere e di crescita, fonte di valore, di speranza, di sogni». Per questo, ha proseguito Mattarella, è importante che fin da bambini ci si appassioni alla lettura, perché dai libri s’impara «a conoscere, discutere, rispettare, condividere, iniziando a esercitare la critica e il giudizio».

Soffermandosi poi sulla responsabilità degli editori in generale – di quelli per ragazzi in particolare – nella formazione di cittadini e cittadine, Mattarella ha sottolineato quando sia importante «incoraggiare le iniziative e le sinergie per giungere a una vera alleanza per la lettura tra il mondo dei libri, le famiglie, la scuola, le biblioteche e le nuove tecnologie che, se correttamente utilizzate, possono diventare strumenti di diffusione e promozione della lettura e della cultura».

Commentando il 2023 in crescita dell’editoria di settore, il Presidente della Repubblica ha osservato quanto sia un dato positivo quello dei tanti bambini lettori: «Lo saranno anche da adulti offrendo il loro contributo alla crescita culturale e civile della società». «Si leggono a volte delle analisi superficiali rispetto alle generazioni più giovani, quasi che siano refrattarie al dialogo con gli adulti o impermeabili alle forme tradizionali di conoscenza: non è così. I ragazzi non aspettano altro che momenti d’incontro per essere ascoltati e compresi. L’industria editoriale ha le chiavi adeguate per farlo, dispone di un patrimonio inestimabile: i libri».

«Vorrei dire a tutte le ragazze e a tutti i ragazzi che il libro è un compagno prezioso nel lungo viaggio della vita, contribuisce a renderla affascinante» ha chiosato Mattarella. «La libertà, ragazze e ragazzi, è il bene più prezioso, ed è la conoscenza che rende autenticamente liberi: i libri sono uno strumento efficace per prendersi quella conoscenza».

Tratto da Ilgiornaledellalibreria Alessandra Rotondo

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