“O prendiamo il toro per le corna, o non ne usciamo – dice Tajani – Non basta nemmeno la sola Europa per affrontare un problema così enorme, che interessa non solo quasi l’intera Africa ma anche l’afflusso dalla rotta balcanica. Per questo abbiamo coinvolto le Nazioni Unite, il G20, abbiamo lavorato a una grande conferenza internazionale che deve essere l’avvio di un vero processo di stabilizzazione del Sahel”. “Noi – sottolinea il ministro – facciamo tutto quello che è umanamente possibile: i ministeri della Difesa, dell’Interno, il mio, sono al servizio e al lavoro per affrontare l’emergenza. Ma l’instabilità della regione sub-sahariana per la quale servirebbe una grande mobilitazione internazionale è drammatica, l’accoglienza dei migranti irregolari pesa tutta sulle nostre spalle. Sono costi enormi”. Tajani poi spiega di aver convocato gli ambasciatori di Guinea e Costa d’Avorio e di essere “in continuo contatto con i miei omologhi di Algeria e Tunisia”.
aggiornamento migranti ore 16.25