La guerra di Putin

Mentre Kiev attaccava Sebastopoli,  Starlink si bloccava per due ore in tutto il mondo

 

di Giuliano Longo

“Fantastica vittoria” a Sebastopoli. “Confermiamo che sono stati colpiti un grande mezzo da sbarco e un sottomarino. Non commentiamo i mezzi [usati] per portare a termine l’attacco”, ha detto a Reuters Andrey Yusov, portavoce del GUR Intelligence militare ucraino”.

 

Ma secondo alcuni media russi la notizia è un’altra. Nel corso dell’attacco ucraino il 13 settembre, verso le 3 del mattino, si è verificato un guasto su larga scala nel servizio Internet satellitare Starlink.

 

Di vero c’è che per i servizi di monitoraggio internazionali, il blocco è iniziato intorno alle 02:30 ed è durato fino alle 04:30, in coincidenza con il fallito attacco di droni marini alle navi russe distrutti prima che raggiungessero l’obiettivo.

 

Il guasto in tutto il mondo   è stato registrato anche dalle piattaforme di monitoraggio della rete in tempo reale  Down Detector e NoteBlocks e la stessa  piattaforma  online ucraina DS  ha lamentato che “nonostante il fatto che il Pentagono abbia ordinato terminali Starlink ‘speciali’ per l’Ucraina,in quel lasso di tempo  è stato perso  il controllo degli UAV di superficie che partecipavano all’attacco alla flotta russa del Mar Nero”.

 

Fatto che ha creato profonda delusione ai vertici di Kiev poiché i droni hanno perso il contatto con gli operatori e sono stati distrutti durante l’avvicinamento alla baia.

 

La conseguenza è che Kiev soletta  che dietro questa storia ci sia lo stesso Elon Musk, il quale, grazie alla rivelazione del suo biografo Walter Isaacson, l’anno scorso avrebbe spento deliberatamente la sua rete vicino alla Crimea per non trascinare gli Stati Uniti in una guerra, dice Elon.

 

Eppure ci sono evidenti incongruenze in questa interpretazione: perché Musk dovrebbe dovuto disattivare Internet via satellite in tutto il mondo durante un attacco alla Crimea, comunque nettamente locale?

 

La conclusione, forse consolatoria per Mosca, di alcuni media locali è  che la Russia abbia dimostrato capacità uniche di influenzare l’Internet satellitare americana, mentre il Pentagono, almeno dal 2020, considera Starlink un sistema di comunicazione globale fondamentale per il suo esercito.

 

Sin qui il sospetto , ma la Russia è davvero in grado di bloccare le comunicazioni internet di Starlink?  Il 20 aprile di quest’anno la rivista specializzata SpaceEconomy spiegava che l’obiettivo delle forze armate russe sarebbe quello  di bloccare in Ucraina  la connessione Internet di Musk.  Si tratterebbe di un’arma informatica segreta come sosteneva il Washington Post che citava un rapporto classificato dell’intelligence del Pentagono e diffuso sulla chat Discord.

 

L’arma informatica si chiamerebbe Tobol e sarebbe uno strumento al quale Mosca sta lavorando da 10 anni con funzioni difensive, decidendo solo nell’ultimo anno di convertirla in arma offensiva.

Nel maggio scorso lo stesso Munsk affermava che Mosca aveva intensificato i propri tentativi contro Starlink , come confermato anche Kostiantyn Zhura, un portavoce del Ministero della Difesa ucraino.

Di sicuro c’è che Starlink è una spina nel fianco della Russia perché rappresenta una variabile inaspettata nel conflitto e ha permesso all’Ucraina non solo di mantenere un’infrastruttura di comunicazione civile, ma anche di disporre di un supporto formidabile per coordinare le operazioni militari sul campo.

Secondo quanto sostenuto da un rapporto della Secure World Foundation (Swf),un gruppo privato che si occupa di sicurezza e sostenibilità spaziale, Tobol potrebbeagire prendendo di mira direttamente  i satelliti con il disturbo del segnale che va da terra verso i satelliti, oppure con  disturbo del segnale che va dai satelliti ai dispositivi a terra.

Il fato che i satelliti Starlink siano  relativamente vicini alla superficie terrestre li rende potenzialmente più attaccabili di altri operanti ad orbite superiori.

Riuscire a disturbare decine se non centinaia di satelliti contemporaneamente, non è certo cosa facile, ma è probabile che i sistemi russi qualche guaio a Starlink lo potrebbe creare almeno parzialmente e momentaneamente.   Se poi il sistema sia già operativo  o quasi, e in grado di bloccare Starlink nel mondo, è tutto da vedere, ma pare che i russi ci credano.

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