Economia e Lavoro

Morti sul lavoro, bilancio di guerra

I numeri dell’Ispettorato sono clamorosi e certificano negli ultimi 14 anni 15mila vittime e 10 milioni di infortuni, ma potrebbero essere dati sottostimati

In 14 anni si sono registrati 15mila morti sul lavoro e 10 milioni di infortuni, per una media di 700mila infortuni l’anno. Lo riferisce il direttore generale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, aggiungendo: “Avremmo dovuto avere 15mila sentenze, perché ne abbiamo solo alcune centinaia? E’ necessario un coordinamento investigativo. Le vittime hanno necessità di avere la stessa giustizia”. Il tema è stato affrontato dal direttore dell’ispettorato all’audizione sul disegno di legge del Movimento 5 stelle sull’istituzione della Procura nazionale del lavoro. Giordano evidenzia infatti proprio la “frammentarietà di un quadro di vigilanza nelle materia lavoro” che rende ancora più urgente “un coordinamento a livello investigativo” e sottolinea “il tema dell’uniformità e omogeneità delle indagini”. Ma i numeri sono da impallidire, si dice, fuori dalle statistiche e dalle registrazioni, che sarebbero tre-quattro vittime (e forse più) in media, ogni giorno, tutti i giorni, con picchi quotidiani di sette-otto tragedie. E decine di casi letali, se non centinaia, che sfuggono a conteggi e riepiloghi. Una strage continua, infinita, inarrestabile, con il Covid che ha portato il suo devastante contributo tra medici, infermieri e personale sanitario sulle statistiche globali. Gli ultimi dati parziali e provvisori diffusi dall’Inail (che aggiorna di mese in mese i bollettini nella sezione “open data”) raccontano che da gennaio ad agosto 2021 hanno perso la vita almeno 772 lavoratori e lavoratrici dipendenti, oppure appartenenti a particolari categorie (una media di 3,2 tragedie quotidiane). Durante i turni di servizio e nelle postazioni assegnate sono morte 620 persone (pari all’80,3%), altre 152 (19,7%) sono decedute in itinere (nei tragitti casa-lavoro e viceversa, in spostamenti tra due sedi diverse o per recarsi a pranzo e poi rientrare). Nel 2020 si era arrivati a 1.538 denunce di decessi (4,2 al giorno), compresi quelli correlati al Covid. Nel 2019 le morti furono 1.205, 1.279 nel 2018. Ma il bilancio è ancora più pesante e drammatico, per quest’anno e per quello passato.

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