Roma Capitale

Multiservizi, proteste in Campidoglio di FdI e Sindacati

“Internalizzazione unica soluzione” e “Multiservizi no alla svendita” sono i cartelli esposti per protesta dal gruppo capitolino di Fratelli d’Italia, nel corso della seduta di consiglio odierna. L’interruzione dei lavori a opera di Fdi ha portato in Aula Giulio Cesare le preoccupazioni dei lavoratori che dalle 14 e fino alle 17, terranno in piazza del Campidoglio un’assemblea pubblica per protestare contro la messa a gara del servizio scolastico integrato delle scuole dell’infanzia e dei nidi capitolini.
“Il Comune di Roma Capitale – spiegano in una nota Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti – dichiara di voler affidare, attraverso la gara a doppio oggetto, il servizio scolastico integrato delle scuole dell’infanzia e dei nidi capitolini a società e cooperative private; quella gara, su cui pende un giudizio per un ricorso legale, è la stessa che l’attuale maggioranza di governo della nostra città, quando era minoranza, aveva contestato in aula ed in piazza a fianco delle lavoratrici e dei lavoratori”. L’attuale governo della città “contrappone come unica alternativa percorribile un bando di gara ‘ponte’ che consegnerebbe il servizio ad una o più realtà societarie private e fornisce indicazione ad Ama di dismettere le quote di partecipazione in Romamultiservizi, entro la fine del 2022, disperdendo un patrimonio azionario pubblico – spiegano i sindacati -. Dunque, se tre indizi fanno una prova, l’obiettivo è chiaro: si vuole consegnare un servizio essenziale e di interesse generale per la cittadinanza alle logiche di profitto del mercato privato, privando i lavoratori che lo svolgono della dignità lavorativa che meritano. Una scelta inaccettabile e compiuta in perfetta continuità con la Giunta precedente”.
Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti “non hanno cambiato idea: il bando va ritirato ed il servizio scolastico integrato delle scuole capitoline e quelli essenziali e di interesse generale di primaria importanza dedicati ai cittadini devono essere gestiti direttamente dal Comune di Roma Capitale attraverso una società in house, esistente o neocostituita, di sua completa proprietà”.

 

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