Roma Capitale

Circuito di Santa Marinella, un fil rouge che unisce cultura, passione e motori storici

Il Circuito storico di Santa Marinella, giunto alla settima edizione, è un evento che si muove sempre più a cavallo tra la socialità, la valorizzazione del territorio, il rispetto della cultura motoristica e la passione che la anima.

Le auto storiche con i loro equipaggi (quest’anno una cinquantina in gara) percorrono il territorio scoprendone le bellezze e i sapori. I bambini hanno la possibilità di fare un giro, a volte “a manetta”, come passeggeri, su queste meravigliose auto arrivate fino a loro da un tempo lontano grazie al lavoro di chi con passione se ne prende cura e le custodisce.

Gli studenti delle scuole medie partecipano con un concorso di disegno sulle Automobili, imparando a studiarne i segreti del design. Durante il Concorso d’eleganza, infine, si esibiscono i ragazzi della Scuola di canto e di danza seguendo il tema del tributo dedicato ad un personaggio che viene studiato e valorizzato durante l’evento.

Quest’anno il Concorso è stato dedicato alla passione di Maria Teresa De Filippis che con la sua tenacia è stata la prima donna pilota a qualificarsi in un gran premio di Formula1, entrando di diritto in un mondo fino a quel momento riservato agli uomini.

La De Filippis, guidatrice esperta, si è conquistata all’epoca il rispetto e la stima dei suoi colleghi piloti, diventando un’ispirazione per tante altre donne, che hanno seguito il suo esempio.

Non a caso l’auto più iconica, la Taraschi Giaur che le era appartenuta e protagonista di una 1000 Miglia con lei al volante, ha conquistato il premio di Best in Show. Da rilevare la grande partecipazione di pubblico che, al Porto di Santa Marinella, ha seguito le premiazioni finali con la sfilata di vere icone dello stile quali la Cadillac della collezione Bulgari appartenuta a Pio XII, le Lancia Aurelia B24 (modello protagonista del film Il Sorpasso di Dino Risi con Gassman e Trintignan), una rara Fiat 501 completamente ricostruita con pezzi originali e poi Alfa Romeo Giulia e Giulietta, Fiat Zagato perfino una rara LMX Sirex.

Una passione comune che unisce i piu’ piccoli ai grandi, li trasforma in gruppo, condivide storie e valori che hanno il compito – come è stato sottolineato dalla Giuria presieduta dai commissari ASI – di amalgamare i valori di una cultura senza confini.

In tal senso importante anche il contributo che è stato riservato ai piccoli pazienti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, in un clima aperto al sociale nel suo vero significato di inclusione.

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