Cronaca

Neonati morti, la Procura chiede il carcere per Chiara Petrolini

La procura di Parma ha presentato appello contro l’ordinanza con cui il Gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara Petrolini, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata della vicenda dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere. Il Gip aveva infatti respinto la richiesta fatta dalla procura per soppressione di cadavere, ritendendo il reato occultamento di cadavere.

A motivare la decisione della procura – si legge sulla Gazzetta di Parma – è stato lo stesso procuratore Roberto D’Avino con una nota che ripercorre la vicenda e tira in ballo anche il ruolo dei genitori.
Nel suo provvedimento, infatti, il Gip aveva ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari, con il divieto di comunicare con persone diverse da coloro che coabitano con l’indagata, anche in ragione del controllo che sarebbe stato fatto dai familiari conviventi. Una conclusione non condivisa dalla procura, «non potendosi affidare a terzi – dice il procuratore – nella specie, peraltro, a quegli stessi genitori che mai di nulla si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria, il buon esito e l’efficacia degli arresti domiciliari».
La Procura ha quindi fatto appello, chiedendo che il seppellimento del secondo neonato venga classificato come soppressione di cadavere e che per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato per il neonato morto ad agosto e per soppressione di cadavere dei due neonati) sia applicata la custodia cautelare in carcere.

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