Una notizia che probabilmente non ha avuto grande risonanza ma che dimostra una volta di più lo stile di vita austero di Mario Draghi. Con una dichiarazione firmata il 5 maggio 2021, Mario Draghi certifica che svolgerà l’incarico da presidente del consiglio senza ricevere alcun emolumento. Un “lavoro”, quello di premier, che prevede un compenso di circa 80mila euro, quella percepita dal suo predecessore Giuseppe Conte. Era stato proprio Giuseppe Conte a stabilire il nuovo compenso per il presidente del consiglio con una decurtazione del 20% rispetto al precedente. Mario Draghi ha voluto dare un’impronta ulteriore al suo servizio per il Paese rinunciando anche a quella cifra. Un risparmio sicuramente per le casse dello Stato in un momento in cui è giusto che tutti facciano la propria parte. Il documento che certifica l’opera di “volontariato” di Mario Draghi è stata pubblicata sul sito del governo proprio nei giorni scorsi. Il premier non ricopre inoltre altre cariche presso enti pubblici o privati e non ha altri incarichi che comportino oneri sulla finanza pubblica. Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi per il periodo d’imposta 2019 il presidente del consiglio dichiara reddito imponibile – derivanti dai numerosi e prestigiosi incarichi ricoperti in passato – per 581.665 euro.
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