Economia e Lavoro

Numeri Inail sconfortanti, gli incidenti sul lavoro non diminuiscono

di Wladymiro Wysocki*

 

Nella giornata del 02 maggio la cronaca ci riporta alla triste realtà quotidiana alla quale non ci rassegneremo mai, due morti sul lavoro nel Napoletano a Casalnuovo e Lettere.

A Casalnuovo perde la vita un operaio di 57 anni cadendo dal terzo piano di un palazzo mentre a Casalnuovo perde la vita un operaio edile di 60 anni.

Poche ore di distanza e due morti nella stessa giornata mentre l’INAIL riporta nel suo comunicato l’andamento degli incidenti sul lavoro avvenuti nei primi tre mesi dell’anno.

Anche la festa del primo maggio, la festa dei lavoratori, non è stata incolume dalle cosiddette morti bianche e mentre nelle piazze si sbandieravano slogan sulla sicurezza nei luoghi di lavoro a Gioia del Colle Corrado Buttiglione, operaio di 59 anni, perde la vita a causa delle ferite riportate dopo che era stato sbalzato dal muletto che stava conducendo.

Intanto a ridosso della festa dei lavoratori, il 30 aprile, è stato pubblicato nel Supplemento Ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 100, Serie Generale, la legge 29 aprile del 2024 n. 56.

Il Decreto Legge, 2 marzo 2024, n. 19 ormai conosciuto come il decreto del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e per gli addetti ai lavori della sicurezza sul lavoro, il decreto contente le misure della patente a crediti.

Una patente a crediti che, tolto l’aspetto giuridico normativo, a guardare nella tabella della decurtazione dei punteggi lascia qualche perplessità.

Numeri buttati a caso senza avere la minima idea di alcune lavorazioni.

Leggendo porto all’attenzione e a confronto solo due delle tante voci che meriterebbero una revisione, omessa formazione ai lavoratori che operano in ambienti confinati viene decurtato 1 solo punto e la mancata valutazione dei rischi di lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie sono decurtati 2 punti.

Per chi non è della materia ricordo che questo aspetto del lavoro è normato dal D.P.R. 177 del 14 settembre 2011, fortemente voluto dall’allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per contrastare il fenomeno delle morti sul lavoro proprio in ambienti confinati o sospetti di inquinamento.

Il Decreto del Presidente della Repubblica dette vita a una specifica formazione, addestramenti, attrezzature, valutazioni e procedure ben definite di lavoro dove l’Inail ha speso particolare attenzione in diverse pubblicazioni.

Vedere che la mancata formazione in questa tipologia di lavorazioni è paragonata alla sola decurtazione di un punto, peraltro incongruente con i due della mancata valutazione, lascia intendere che chi si è occupato di questa fase molto probabilmente non ha mai assistito a un lavoro del genere e tantomeno sentito chi si occupa di queste lavorazioni.

Forse la tragedia di Bargi sul lago di Suviana, alla centrale idroelettrica Enel Green Power, non ha insegnato molto, forse le sette vittime piante ancora oggi delle quali le indagini devono dare giustizia sono state vane.

Governo, Sindacati, Istituzioni, salotti televisivi, giornali, fino alla recente giornata del primo maggio, tutti a urlare nelle piazze e manifestazioni varie il diritto al lavoro sicuro e sano e poi vediamo che passa una legge con indicazioni che lasciano il tempo che trovano.

Prevenzione e maggiore sicurezza, questo è quello che giustamente si chiede e si deve pretendere ma chi è la figura che deve occuparsene per raggiungere il traguardo non denota specifica competenza in materia.

Fino a quando non si capirà che la prevenzione non è solo una legge da rispettare ma una vera cultura e mentalità al lavoro non faremo passi in avanti.

Resteremo sempre come in un limbo senza trovare la via di uscita.

Vedere nel dettaglio la decurtazione dei crediti si denota pienamente come molti lavori specifici non sono minimamente noti.

Se non si conoscono nel dettaglio le lavorazioni che effettuano le aziende, se non si conoscono i rischi e non si ha la minima percezione di quelle che possono essere le conseguenze come possiamo pretendere di porre dei rimedi veri, reali e contestualizzati.

A ogni incidente sarà sempre una sorpresa di quello che è accaduto e increduli a domandarci come possa essere possibile una cosa del genere.

Sarò banale, ma è ridicolo.

Tavoli di confronto perché tutti possano dare la propria opinione, ma che poi alla fine nessuno definisce nella pratica cosa veramente si deve fare nel campo di lavoro.

Giorni per correggere una parola, aggiungerne una e toglierne un’altra, ma di lavoro si continua a morire!

Puntiamo sulla formazione, gridano nelle piazze, e poi se la formazione e l’addestramento che sono indispensabili per la conoscenza dei rischi e dei pericoli, della prevenzione, della conoscenza del corretto modo di lavorare, se non viene erogata la penalità è di soli due crediti.

Ridicolo!

L’Inail oggi ci comunica che nei soli primi tre mesi di questo anno le denunce di infortunio sono state 145.130 (+0,4% dello stesso periodo del 2023) e 191 i casi mortali, leggermente in flessione ma non sono aggiornati ad oggi, e le malattie professionali 22.620 (+24,5%).

Vista l’uscita della legge della patente a crediti evidenzio l’impressionante incremento nel mondo delle costruzioni con +11,3% ovvero 7.627 casi di infortunio rispetto al 2023 di 6.854 dello stesso periodo, stiamo parlando di 773 casi in più del nel mondo dei cantieri, con esito mortale 25 di questo trimestre con i 14 dello scorso anno nello stesso arco temporale.

Uomini, donne, ragazzi che sono morti per causa del lavoro e che attendono giustizia, familiari e parenti che la sola consolazione è quella di vedere l’efficacia di provvedimenti seri e concreti che possano garantire la vita ai futuri lavoratori.

Quello che trapela è insoddisfazione e amarezza su quello che si poteva e doveva fare per proteggere i propri cari e resta vivo l’auspicio di un dialogo tra le parti sindacali, istituzioni e governo partecipativo, senza sterili contrapposizioni ideologiche.

Amara consolazione se poi i provvedimenti sono basati a una mera burocratizzazione del lavoro per rendere forse più pulita qualche coscienza.

Intanto nulla cambia e si continua a morire!

*Esperto di sicurezza sul lavoro

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