Politica

Nuovo Redditometro, ecco come sarebbe stato

Il decreto MEF 7 maggio 2024 (Determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche) – ossia il provvedimento che Meloni ha annunciato di voler sospendere – individua gli elementi indicativi della capacità contributiva per la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche, costituito dalla spesa sostenuta e dalla propensione al risparmio del contribuente e dei familiari a suo carico.Per il calcolo del Redditometro, ai fini della determinazione sintetica del reddito il Fisco mira a tenere conto di quanto viene speso nel periodo d’imposta oggetto di osservazione e lo confronta con i redditi posseduti nel medesimo periodo.

Il nuovo decreto della discordia prevedrebbe anche una nuova metodica di ricostruzione induttiva del reddito complessivo in base alla capacità di spesa e alla propensione al risparmio dei contribuenti, anche sulla base delle indicazioni dell’ISTAT e delle associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori.

In caso di scostamento rilevante (superiore al 20%), dovrebbero partire gli accertamenti lasciando la possibilità al contribuente di provare che le spese sono state finanziate con altri mezzi.

 

Accertamento sintetico della capacità contributiva

Il decreto in via di sospensione individua le informazioni utilizzabili per determinare la capacità contributiva, suddividendo i campioni di contribuenti in 11 tipologie di nuclei familiari e cinque aree territoriali nazionali.Nella valutazione della capacità contributiva, il Fisco terrebbe conto sia dei beni posseduti e degli investimenti effettuati, che della spesa complessiva ed effettiva del contribuente, della composizione del nucleo familiare e della zona geografica di provenienza. Il redditometro dovrebbe servire quindi per comprendere la provenienza del denaro per gli acquisti di immobili, automobili, seconde case e spese per le bollette.

Voci di spesa e redditi familiari del contribuente

Il nuovo redditometro, per come lo avrebbe pensato il nuovo decreto MEF, considera tutte le spese sostenute dal contribuente, dal coniuge e dai familiari fiscalmente a carico, escludendo quelle relative a beni e servizi legati esclusivamente all’attività di impresa o all’esercizio di arti e professioni, purché tale circostanza risulti da documentazione idonea.

Non sarebbero solo i beni posseduti immobili, le quote di risparmio accumulate negli anni e gli investimenti ad essere sottoposti ad indagine, ma anche le spese effettive del contribuente in confronto a quanto dichiarato. Le uniche non considerate saranno esclusivamente quelle relative all’attività di impresa.

 

Elenco delle voci di spesa controllate dal Fisco

  • spese sostenute dal contribuente in base ai dati in anagrafe tributaria;
  • spesa presunte per alimentari, energia, istruzione, sanità e beni in tabella A del DM;
  • spesa per beni e servizi per mantenere uno standard di vita accettabile;
  • incrementi patrimoniali imputabili al periodo d’imposta, nella misura indicata in tabella A;
  • risparmi nell’anno non utilizzati per consumi, investimenti e altre spese.

Come difendersi con la prova contraria

In attesa di capire il destino dello strumento, si ricorda che comunque sarebbe prevista la possibilità di difendersi tramite “prova contraria”, utile a dimostrare che le spese attribuite hanno un diverso ammontare o che la quota del risparmio utilizzata per consumi ed investimenti si è formata negli anni precedenti.

I contribuenti avranno la possibilità di dimostrare che le spese sono state finanziate con redditi diversi da quelli posseduti nel periodo d’imposta, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta, o comunque legalmente esclusi dalla base imponibile.

tratto da pmi.it

aggiornamento redditometro ore 14.18

Related posts

Fiammetta Modena (Fi): “Subito Commissione d’inchiesta sul reddito di cittadinanza”

Redazione Ore 12

Meloni: “E’ necessario portare più Italia nei Balcani”

Redazione Ore 12

Meloni: “Il Governo sostiene la maternità. Troppe mamme ancora costrette a dimettersi dal lavoro”

Redazione Ore 12