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Ocean Viking, fermo amministrativo nel porto di Trapani. La Guardia Costiera: “Irregolarità tecniche che compromettono la sicurezza dell’equipaggio”

Fermo amministrativo nel porto di Trapani per la Ocean Viking, nave di soccorso noleggiata dall’organizzazione Sos Mediterranee e gestita in collaborazione con la Federazione internazionale delle Società di croce rossa e Mezzaluna rossa. A darne notizia è una nota di Sos Mediterranee. “Dopo poco più di un anno dal rilascio della nave da un altro fermo amministrativo durato cinque mesi, la Ocean Viking è stata nuovamente bloccata per motivi che non sono collegati al precedente provvedimento“, spiega la nota.

Sos Mediteranee ricostruisce poi tutta la vicenda, partita con il fermo del luglio 2020. Dopo quel provvedimento sono stati messi in campo “sforzi amministrativi e tecnici per soddisfare i nuovi standard di sicurezza richiesti dalle autorità italiane“. Nel dicembre 2020 è arrivata un’altra ispezione che “aveva confermato che tutti i requisiti erano stati soddisfatti” e che “tutte le carenze rilevate durante l’ispezione di luglio erano state corrette”. Da allora, nel corso 2021, l’equipaggio della Ocean Viking ha soccorso e portato in salvo 2.832 persone in 33 operazioni di soccorso.

La cronistoria arriva fino ai primi giorni del 2022: “A partire dal mese scorso, la Ocean Viking poteva essere selezionata per una nuova ispezione periodica, ai sensi del Protocollo di Parigi – ancora Sos Mediterranee -. Questa nuova ispezione è avvenuta ieri. Questa volta, le principali carenze rilevate dai funzionari del ‘Port State Control’ sono relative a un’altra area della nave: i container sul ponte di poppa della Ocean Viking”. Durante questa ispezione è stato valutato che queste strutture, “aggiunte alla nave per fornire riparo ai naufraghi – spiega la nota – e contenere le attrezzature necessarie per il nostro lavoro di salvataggio, devono essere registrate in modo diverso”. La certificazione di queste strutture come “carico” è messa in discussione “ben due anni e mezzo dopo che tali strutture sono state installate in un cantiere professionale e certificate da tutti gli organismi di regolamentazione pertinenti“. Sos Mediterranee, inoltre, ricorda che 5.108 persone sono state salvate dal pericolo in mare dall’inizio delle operazioni della Ocean Viking e che “altrettante hanno trovato riparo e sicurezza all’interno di queste strutture”.

“Ci rattrista questo estremo livello di attenzione e controllo cui la nostra nave continua ad essere sottoposta. Questa ispezione rappresenta il sesto controllo dello Stato di approdo (Port State Control) a cui è stata sottoposta la Ocean Viking dall’inizio delle operazioni nel Mediterraneo centrale nell’agosto 2019″. Lo afferma Valeria Taurino, direttrice generale di Sos Mediterranee Italia, in merito al fermo amministrativo al quale è stata sottoposta la Ocean Viking al porto di Trapani.

“Saremo nuovamente costretti a ritardare le nostre operazioni, ben consapevoli che il 2021 è stato l’anno più letale nel Mediterraneo centrale dal 2017: solo il mese scorso, almeno 240 persone sono annegate alle porte dell’Europa – aggiunge -. Le navi umanitarie come la Ocean Viking, che riempiono il vuoto lasciato dagli stati europei, sono vitali per evitare questi naufragi. Adesso – prosegue Taurino – ci consulteremo con il nostro armatore, con le amministrazioni marittime e le agenzie di certificazione per implementare le misure e le pratiche che garantiscano un rapido rilascio della nave al fine di continuare a salvare vite in mare senza ulteriori ritardi”. Poi la Guardia Costiera che nel corso dell’ispezione alla nave  ha evidenziato “diverse irregolarità di natura tecnica, tali da compromettere la sicurezza degli equipaggi e delle persone recuperate a bordo nel corso del servizio di assistenza svolto”. “La Ocean Viking è stata sottoposta a un’ispezione ordinaria periodica obbligatoria essendo trascorsi più di 12 mesi dall’ultima ispezione, svolta ad Augusta il 21 dicembre 2020, in ottemperanza alla normativa internazionale applicata a tutte le navi mercantili battenti bandiera straniera che approdano nei porti italiani”, precisa la Guardia costiera che illustra poi i dettagli dell’ispezione “volta a verificare – si legge in una nota – l’ottemperanza alle norme di sicurezza della navigazione e di tutela ambientale ad essa applicabili”.

Secondo la Guardia costiera, inoltre, “sono state rilevate irregolarità come il malfunzionamento dell’alimentazione elettrica di bordo, essenziale in caso di un emergenza in mare, e la presenza di liquidi infiammabili stoccati in locali della nave non idonei“. Le “deficienze” riscontrate, alcune delle quali “già rilevate in pregresse ispezioni”, avrebbero evidenziato quindi “un carente sistema di gestione della sicurezza a bordo”. Da qui la decisione di sottoporre la nave a fermo amministrativo “fino alla rettifica delle irregolarità rilevate”.

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