Cronaca

Orsa jj4, il ministro Pichetto  Fratin dice no all’abbattimento: “Va trasferita”

“Da qui all’11 maggio stiamo cercando anche delle soluzioni di trasferimentoper l’orsa catturata in Trentino. Spero si riesca a trasferirla perchè non è una soluzione abbatterla“. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin parlano ai microfoni di Radio Anch’Io dell’orsa Jj4. L’11 maggio è atteso il pronunciamento del Tar, che al momento ha sospeso l’esecuzione dell’ordinanza del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, accogliendo il ricorso presentato dalla Lav. Anche l’Ispra, oggi, si è espressa a favore del trasferimento dell’orsa, scartando invece l’opzione di abbatterla. Del resto lo stesso ministro Pichetto, nei giorni scorsi, ricordando che uccidere l’orsa non avrebbe ridato la vita al giovane Andrea Papi che è rimasto ucciso, ha spiegato che il suo parere sarebbe stato legato a quello dell’Ispra. L’Ente Nazionale Protezione Animali accoglie con soddisfazione la presa di posizione del ministro Pichetto Fratin, favorevole ad una soluzione cruelty free per JJ4 e gli altri orsi condannati a morte. Anche l’Ispra in queste ore ha messo nero su bianco che l’uccisione non è l’unica strada percorribile. “ Il presidente della Provinacia autonoma di Trento- afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – dovrebbe trarre le doverose conclusioni, ponendo fine alla sua personalissima guerra contro i plantigradi. Una guerra, quella di Fugatti, che non serve a nessuno: agli animali, al territorio, alla politica. Ma – soprattutto – non serve alla stessa popolazione trentina, poiché con le condanne a morte non si risolvono i problemi causati dalla decennale mancanza di informazione e sensibilizzazione dei residenti, nonché dalle gravissime omissioni sull’applicazione dei metodi preventivi”. “La morte di JJ4 e di altri esemplari non potrebbe assolutamente prevenire il verificarsi di altri “incidenti” con gli stessi orsi o con altre specie selvatiche. Per tale motivo Enpa accoglie con favore l’iniziativa dei Comuni trentini di Castel Condino e Borgo Chiese, che hanno finalmente intrapreso azioni concrete per segnalare la presenza di orsi sul territorio e per informare la popolazione, invitandola a comportamenti responsabili. È questa la via da percorrere, secondo la Protezione Animali che, al contempo, conferma la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni, a livello locale e nazionale, per risolvere la questione degli orsi trentini con azioni cruelty free e per contribuire alla sensibilizzazione della popolazione e dei turisti sui corretti comportamenti da adottare nelle zone abitate dai selvatici. Convivere con la fauna si può, si deve ed è a nostro stesso beneficio”.

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