Roma Capitale

Ospedale Tivoli, parla un infermiere: “Rubinetti anti-incendio senza acqua e scala di emergenza al buio”

Rubinetti anticendio senza acqua e una scala di emergenza, di otto piani, completamente al buio. Nel terribile incendio all’ospedale di Tivoli c’è forse qualcosa che non ha funzionato nel sistema antincendio? Ad appurarlo saranno le indagini. Questo, intanto, è il messaggio scritto da un infermiere che quando è divampato il rogo si trovava ricoverato all’interno dell’ospedale. Un messaggio che sembra mettere in fila una serie di cose che non tornano. “Le porte antincendio hanno lasciato passare tanto fumo tossico, al quarto piano ci siamo dovuti mettere le mascherine e mettere in sicurezza gli allettati. Nei rubinetti antincendio non c’è mai stata una goccia d’acqua. L’unica via di fuga dell’ala nuova è una scala di otto piani senza una luce di emergenza al buio. Hanno fatto scendere un centinaio di pazienti, molti allettati. Il personale sanitario, i vigili del fuoco, le ambulanze e anche la gente comune, volontari, sono stati eccezionali con quel freddo“.

Il messaggio è stato inviato da G.F.D. al suo amico e collega A.M., attivo nel Tribunale del malato di Tivoli. Nel frattempo, G.F.D. è stato rimandato a casa, visto che come infermiere può medicarsi da solo. Ma ieri, nel giorno dopo la tragedia, era ancora ricoverato e diceva: “Sono le prime ore del pomeriggio, non riesco a riscaldarmi per il freddo di stanotte, ho il catetere e appena penso all’accaduto mi viene da piangere, come potrei stare caro amico mio?”, conclude.

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