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Parco del Pollino, ci sono i fondi per bonificare 17 cave con fibre di amianto

Con i fondi assegnati dal ministero dell’Ambiente saranno bonificate 17 cave nel Parco del Pollino dove sono presenti fibre di amianto. Bonificare subito una serie di cave dismesse dove sono presenti fibre di amianto, situate nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino, e precisamente nei territori dei Comuni di Castelluccio Inferiore, Chiaromonte, Latronico e Viggianello.

Lo annuncia il  Dipartimento Ambiente della Regione, che a questo scopo intende utilizzare le risorse, pari a 2.312mln euro, già assegnate alla Regione Basilicata per l’attuazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti cosiddetti “orfani” cioè quei siti che sono potenzialmente contaminati ma per i quali non è stato individuato il soggetto responsabile sul quale gravano gli obblighi di bonifica e di ripristino ambientale. 

Un decreto del Ministero dell’Ambiente, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio scorso, imponeva alle Regioni di individuare i siti orfani per i quali gli interventi risultano prioritari in riferimento al rischio ambientale e sanitario connesso. E l’assessore all’Ambiente Gianni Rosa aveva scritto ai sindaci chiedendo loro di indicare eventuali siti “orfani” da inserire in questo elenco. 

“Le segnalazioni arrivate da alcuni Comuni – spiega Rosa – riguardano casi che non rientrano nella tipologia indicata dal Ministero. Abbiamo quindi deciso di impiegare le risorse, peraltro esigue, che ci sono state assegnate per affrontare e risolvere un’emergenza, quella del cosiddetto amianto naturale presente in 17 cave utilizzate in passato dall’ex Ilva di Taranto, dove si prevedono interventi volti alla ricomposizione morfologica e rinaturalizzazione mediante tecniche di ingegneria naturalistica, al fine di ridurre la contaminazione da minerali di amianto nel particolato atmosferico” entro il 2024.

 “Abbiamo anche chiesto al Ministero un cospicuo incremento delle risorse finanziarie destinate alla Basilicata nell’ambito del progetto per la bonifica dei ‘siti orfani’ – aggiunge l’assessore- in quanto sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a quantificare il costo degli interventi anche in altri siti, in cui le condizioni ambientali attuali e le pregresse attività industriali, a volte operate anche da aziende di Stato, richiedono urgenti attività di bonifica – prosegue -. Per ora avviamo questo intervento utile ed atteso, per accrescere la qualità ambientale dell’area del Pollino e tutelare la salute dei cittadini”. 

AGC GreenCom

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