Esteri

Partita la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. Russia grande assente

E’ partita la Conferenza sulla sicurezza di Monaco che riunirà oltre 350 figure da tutto il mondo, specializzate nel campo della difesa e della sicurezza. Wolfgang Ischinger, il presidente dell’evento, ha fatt sapere che la Russia ha deciso di non inviare nessun delegato. Alla conferenza, nota anche come “Davos for defence”, gli Usa saranno rappresentati dalla vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris. Sabrina Singh, vice portavoce della Casa Bianca, ha fatto sapere che la Conferenza sulla sicurezza di Monaco “dimostrerà il nostro impegno nei confronti dei nostri alleati della NATO, riaffermerà il nostro comune interesse a sostenere i principi che hanno sostenuto la pace e la sicurezza in Europa dalla Seconda Guerra Mondiale e sottolineerà il nostro impegno per la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”. In questa prima giornata i riflettori della Conferenza sono rimasti accesi sull’arrivo degli americani e in particolare dal Segretario di Stato Antony Blinken. Granre attesa nel capoluogo bavarese per la vicepresidente Kamala Harris, l’Inviato speciale per il clima John Kerry e la Speaker della Camera Nancy Pelosi. In assenza dei russi, quest’anno la Conferenza sarà anzitutto l’opportunità di mettere in scena il ricompattamento degli alleati atlantici e dell’Occidente dinanzi al rischio di un’aggressione russa. Blinken atterra in Germania dopo un intervento durissimo al Consiglio di sicurezza dell’Onu, dove ha ribadito che il Cremlino starebbe cercando “una scusa” per invadere l’Ucraina. Gli europei sono al lavoro per favorire un proseguio dei colloqui con Mosca nei formati diplomatici del quartetto Normandia e dell’Osce. In queste prossime 48 ore nella Capitale della birra sfileranno sul palco il segretario generale dell’Onu, António Guterres, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier britannico Boris Johnson, e le due ministre degli Esteri e della Difesa Annalena Baerbock e Christine Lambrecht, il numero uno dell’Organizzazione mondiale della sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus, il ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio.

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