Politica

Pd e M5S, Fratoianni e il tentativo di mediazione

di Viola Scipioni

Unire il Partito democratico con il Movimento cinque stelle non è cosa da poco e non è neanche semplice soprattutto per gli ideali diversi che caratterizzano questi due partiti: il primo si è sempre presentato come un partito di stampo classico, rappresentativo di tutti, soprattutto, che ha parlato di democrazia come punto forte di tutte le proprie campagne elettorali; il secondo, invece, è il partito più giovane dei due, nato per la lotta anti-casta, mai elitario e con tratti dichiaratamente populisti. Ciò che li mette in comune ha origini piuttosto recenti ovvero da quando, nel 2019, la crisi del governo gialloverde ha portato indubbiamente a creare una coalizione compatta tra i due soprattutto se si volevano ottenere i posti di potere all’interno del Palazzo. Da lì in avanti, unioni e battibecchi sono stati tipici sul fronte nazionale e non solo dimostrando, comunque, che al di là delle discussioni, delle alleanze erano possibili. Se Schlein è più propensa ad arrivare ad un compromesso, soprattutto per le elezioni regionali in Basilicata, sicuramente non lo è Conte, che ha dichiarato al Corriere della Sera che «per andare avanti insieme ora serve un chiarimento». Non vuole ambiguità in politica estera, il leader del M5S, sia sul fronte statunitense (sul quale ha dichiarato di non avere particolari simpatie su uno dei due eventuali candidati alle elezioni presidenziali del prossimo autunno) che sul fronte medio orientale. Su quest’ultimo punto, Conte si trova molto più vicino alle posizioni del leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: note, infatti, sono le posizioni anti Israele di uno degli esponenti dell’opposizione. Lo stesso Fratoianni, inoltre, sembrerebbe propenso a unire Pd e M5S: «il livello di insufficienza dell’opposizione politica in questo Paese è disarmante. A Roma non si decide un bel niente perché lì non c’è un luogo di confronto e di discussione. Non c’è un tavolo, non ci stanno le sedie. Mi verrebbe da dire: facciamo almeno una chat» ha dichiarato. Che sia alla fine proprio Fratoianni a far “chiarire” M5S e Pd, come auspica Conte? Un chiarimento volto a portare una coalizione di opposizione compatta in vista delle europee?

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