Roma Capitale

Piano straordinario per il G20. In campo centinaia di agenti, militari e uomini e donne dei Servizi

La sicurezza per il G20 a Roma schiera un “importante dispiegamento di uomini e mezzi”, e “saranno utilizzati droni e dispositivi a tecnologia militare”. E la sicurezza non riguarda solo il vertice e l’area del Cento Congressi La Nuvola, perché “massima attenzione è rivolta alla tutela delle singole delegazioni internazionali”.
Oggi si è tenuta, infatti, a palazzo Valentini una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduta dal prefetto Matteo Piantedosi a cui, oltre ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, hanno partecipato la struttura di missione per il G20, l’ispettorato di polizia di Palazzo Chigi, i rappresentanti delle forze armate, dell’Enav, dell’Enac e di Roma Capitale. Ci sarà un’area di sicurezza presidiata dalle forze dell’ordine di oltre 10 chilometri quadrati nel quartiere in cui si terrà il vertice. Le misure di sicurezza che sono state messe a punto ieri in Questura, in accordo con la Prefettura (ma altre riunioni sono programmate in questi giorni) prevedono l’utilizzo in tutta la zona di check point, tiratori scelti sulle terrazze dei palazzi, cinofili, artificieri, elicotteri in volo con visori notturni e reparti speciali anti-terrorismo pronti all’azione. Ci saranno varchi d’accesso presidiati per garantire l’ingresso solo delle autorità del vertice e agli addetti ai lavori accreditati e tiratori scelti nei punti strategici. Le bonifiche scatteranno già da venerdì. Ispezioni sono previste anche nel sottosuolo. Interessate dalle bonifiche anche altre zone della Capitale dove si recheranno i capi di stato e di governo dei vari Paesi del G20. Il dispositivo di sicurezza al momento prevede circa 2000 uomini e donne in divisa in campo, tra polizia, carabinieri, finanza e polizia locale ed al loro si aggiungeranno le centinaia di donne e uomini in borghese dei servizi, sia italiani che stranieri. Negli ultimi vertici che hanno anticipato l’evento si è parlato di un cosiddetto Piano B che includerebbe 300 uomini tra reparto mobile polizia e battaglione mobile carabinieri fermi nelle rispettive caserme e pronti ad intervenire nel caso di esplosione di situazioni critiche. Per tutto il reparto di sicurezza a Roma sono stati sospesi ferie e permessi. Si teme che si possano reiterare i tragici episodi accaduti al G8 di Genova nel 2001. Se i timori per i cortei No Vax e No GreenPass ci sono, si teme maggiormente per le manifestazioni ambientaliste il rischio di infiltrazioni, che in quanto meno coesi sono meno in grado di individuare e salvaguardarsene. La concentrazione delle forze dell’ordine si concentra in particolare nella giornata deò 30 ottobre, giornata clou del vertice in cui avranno luogo due manifestazioni nel pomeriggio. A piazza San Giovanni a partire dalle 14 circa ci sarà il sit-in di Rifondazione Comunista per dire no al governo Draghi. Programmato dalle 15 in poi invece il corteo di Usb che partirà da piazzale Ostiense per dirigersi alla Bocca della Verità. Aderiranno alla protesta, oltre ai sindacati di base, anche le delegazioni dei lavoratori della Gkn e Ilva. In questo caso non è ancora arrivato l’ok formale della Questura previsto però nelle prossime ore.
Mentre per il traffico saranno impegnati i caschi bianchi della polizia locale di Roma Capitale, una particolare attenzione sarà riservata anche ai social network e in particolare alle chat Telegram,piattaforma utilizzata spesso da No-Vax e no Green pass per organizzare le manifestazioni. Occhi aperti anche per eventuali arrivi di manifestanti dall’estero.

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