Esteri

Polonia, per ora la vittoria di Tusk non basta. Mentre in Slovacchia Fico ha già formato il governo 

 

di Giuliano Longo

 

 

Salutata da Donald Tusk come “fine dei tempi bui”, la maggioranza ottenuta a sorpresa dalla sua coalizione europeista alle elezioni del 15 ottobre in Polonia, si scontra però con il primato di partito più votato, conservato dal nazionalista Diritto e giustizia.

 

Si va così verso complicate  consultazioni che potrebbero concludersi con l’incarico di formare il nuovo esecutivo, proprio al partito di governo uscente. Deciderà il presidente Duda, del partito di governo uscente

 

La Tradizione parlamentare polacca è infatti quella diaffidare l’incarico sia il Presidente,  il conservatore Andrzej Duda, dello stesso partito dello sconfitto Kaczynski.

Questo significa che molte proposte dell’opposizione europeista si scontreranno con il veto del Presidente  sostenuto da una rappresentanza parlamentare  del patito più votato di  Kaczynski. , ma in minoranza in parlamento.

 

La coalizione di Tusk, invece, invita  il Presidente a tener conto della volontà popolare di cambiamento emersa dalle urne. Una coalizione i cui partiti singolarmente presi non hanno gli stessi voti della Destra, ma che complessivamente uniti hanno ottenuto  il 53% dei consensi.

 

Ma le  tradizioni istituzionale e le affinità politiche con il partito di governo uscente a molti analisti fanno ritenere che  Presidente Duda affiderà invece il compito di formare il governo al suo stesso partito, Diritto e Giustizia.

 

E con ogni probabilitàverrà nominato lo stesso  primo ministro Mateusz Morawiecki tuttavia non riuscirà a  formare un governo perché Diritto e giustizia, nonostante sia arrivato primo e abbia più seggi, da solo non ha da solo i numeri per una maggioranza.

 

Allora  i nuovi parlamentari che si saranno insediati potranno nominare un altro premier. Molto probabilmente a guidare questa nuova coalizione sarà quindi Donald Tusk, ma  la nomina di un presidente del consiglio e la formazione di nuovo governo non avverranno prima di  dicembre.

 

Chi invece si è il nuovo capo del governo slovacco è il già insediato alla presidenza del consiglio del governo Slovaccoper la quarta volta èRobert Ficoche ha ottenuto il 23% dei consensi e ha cominciato a formare una coalizione. Oggi 26 ottobre il presidente della Repubblica slovacca Zuzana Caputova ha nominato ufficialmente il politico primo ministro. La cerimonia al Palazzo Presidenziale è stata trasmessa sul portale tvnoviny.sk.

 

Durante la campagna elettorale il “filorusso”  Fico si è espresso contro un ulteriore sostegno all’Ucraina, soprattutto per quanto riguarda la fornitura di armi a Kievche sta riducendo l’esercito slovacco in uno stato deplorevole.

Inoltre ha chiesto che i funzionari che hanno preso la decisione di trasferire gli aerei da combattimento MiG-29 e i sistemi di difesa aerea S-300 in Ucraina siano ritenuti responsabili.

 

Fico è anche contrario all’adesione dell’Ucraina alla NATO, ma nega tutte le accuse di opinioni filo-russe, affermando di essere interessato solo agli interessi nazionali dei suoi concittadini e del Paese.

 

Oggi  il partito  Smer di Fico  è riuscito a creare una coalizione in parlamento, che comprende anche il movimento liberale Slovacchia progressista (17% alle elezioni) e il partito di un altro ex primo ministro del paese ed ex alleato di Fico, Peter Pellegrini“Voce – Socialdemocrazia” “(HLAS)con il 15%. Per quanto riguarda la formazione del Governo gli esteri il vicepresidente del partito Smer Juraj Blanar, alla Difesa  Robert Kaliniak.

 

È ovvio che la comparsa di un altro oppositore, insieme al primo ministro ungherese Viktor Orban, almeno sulla questione del sostegno all’Ucraina, aggiungerà grattacapi a Bruxelles.  Mentre in Polonia Tusk, oltre ad essere un europeista convinto, è un sostenitore della linea della UE sul conflitto in Ucraina.

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