Quando si parla di cinema, spesso la nostra attenzione è catturata dalle immagini, dai volti degli attori e dalle storie che ci emozionano. Ma c’è un elemento invisibile, altrettanto fondamentale, che contribuisce a dare vita al racconto cinematografico: il suono. Pompeo Iaquone, definito il “Mago della fonìa” dal quotidiano “Il Messaggero”, è un fonico di presa diretta cinematografica che ha lavorato per molti importanti film del panorama cinematografico italiano. Tra i suoi più recenti lavori vi è “L’Orto americano” il nuovo film di Pupi Avati, con Filippo Scotti, Roberto de Francesco, Chiara Caselli, che ha chiuso il festival del Cinema di Venezia.
La storia professionale di Pompeo Iaquone è un mix affascinante di discipline diverse. Originario di Atina, dopo aver frequentato il Liceo scientifico consegue la Laurea in giurisprudenza presso l’Università degli Studi La Sapienza e contemporaneamente frequenta Il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, considerata la più importante scuola di cinema italiana e dove ha modo di entrare in contatto con alcuni dei nomi più illustri del nostro panorama cinematografico. Questa scelta gli permette di accedere ad un mondo in cui tecnica e arte si fondono perfettamente. Terminati gli studi assume l’incarico di assistente del corso di suono della stessa scuola per i successivi tre anni, consolidando la sua formazione e maturando una profonda conoscenza delle dinamiche del suono cinematografico. Dal 2017 al 2021 è consigliere dell’Associazione Italiana Tecnici del Suono. Oggi oltre al suo lavoro sul set è spesso invitato a tenere incontri formativi in scuole ed università italiane tra cui l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, l’Università per stranieri di Perugia, e l’Università della Tuscia. Per lui il suono nel cinema non è solo un un accompagnamento alle immagini ma un elemento narrativo a tutti gli effetti. “Il processo creativo inizia sempre con una lettura tecnicamente orientata della sceneggiatura seguita da un confronto approfondito con il regista. Il mio obiettivo è quello di supportare la narrazione cinematografica attraverso il suono creando un’esperienza emotiva che risuoni con lo spettatore. Ho sempre cercato di tradurre le intenzioni artistiche del regista nell’impronta sonora più coerente con le atmosfere del film stesso” – afferma Iaquone – “Ogni film ha una sua voce, la scelta delle tecniche di ripresa sonora e dei microfoni dipende non solo dalle esigenze tecniche, ma anche dall’effetto emotivo che si vuole ottenere. Uno degli aspetti più interessanti del mio lavoro è il ruolo che ricopre la conoscenza di alcuni elementi fondamentali della psico-acustica ovvero il comportamento del cervello in relazione agli stimoli acustici percepiti. A differenza del microfono che riprende tutti i suoni indiscriminatamente, il nostro cervello, invece, è capace di focalizzarsi solamente su una specifica fonte sonora, eliminando, in tal modo, virtualmente la percezione di eventuali rumori di fondo. Questa consapevolezza, quindi, è di fondamentale importanza nelle scelte tecniche relative alla registrazione dei dialoghi”.
Il suono in presa diretta del film ‘l’Orto americano’ di Pupi Avati porta la sua firma. “Con Pupi c’è sempre stata una straordinaria intesa, ha una grande sensibilità per il suono e questo rende il mio lavoro un continuo scambio creativo”, -dice-. Iaquone ha lavorato anche per altri film del maestro tra cui ‘Nato il sei ottobre’ con Francesco Pannofino, ‘La quattordicesima domenica del tempo ordinario’ con Lodo Guenzi, Edwige Fenech, Gabriele Lavia, ‘Dante’ con Sergio Castellitto, ‘Lei mi Parla Ancora’ con Renato Pozzetto, Stefania Sandrelli, ‘il Signor Diavolo’ con Gianni Cavina e Lino Capolicchio, ‘Un Matrimonio’ con Cristian De Sica, Micaela Ramazzotti, Andrea Roncato, Katia Ricciarelli.
Vanta una carriera ricca di collaborazioni prestigiose. Oltre ad Avati, ha incontrato e collaborato anche con altri importanti registi e attori tra cui i premi Oscar Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone, Paolo Virzi’, Gabriele Muccino, Paolo Genovese, Belen Rodriguez, Alessandro Gassmann, Gianluca Tavarelli, Peter Chelsom, Danny De Vito, Lucy De Vito, Micaela Ramazzotti, Emma Marrone, Achille Lauro, Nino Manfredi, Cristian De Sica, Sergio Castellitto, Riccardo Scamarcio, Fabrizio Moro e tanti altri.
Ha lavorato anche fuori dall’Italia, “come quando è stato in Marocco per il film ‘Il Primo Natale’ di Ficarra e Picone oppure a Malta per il film ‘Sposa in Rosso’ di Gianni Costantino con Sara Felberbaum, Massimo Ghini, Eduardo Noriega.
Molti i film il cui suono in presa diretta porta la sua firma: ‘La Banda dei Babbi Natale’ di Paolo Genovese con Aldo Giovanni e Giacomo, ‘L’ora legale’ di Ficarra e Picone, ‘Compromessi sposi’ con Vincenzo Salemme, Rosita Celentano, Dino Abbrescia, solo per citarne alcuni. “Il suono è molto più di un semplice dettaglio tecnico. E’ un linguaggio universale che parla direttamente alle emozioni dello spettatore. Quando un film riesce a coinvolgere completamente lo spettatore vuol dire che ogni elemento, visivo, narrativo e sonoro, ha funzionato in perfetta armonia”, conclude.