Cultura, Arte e Libri

Presentato il libro “Sicurezza, pericolosità e prevenzione nella società del rischio”

 di Daniela Mainenti e Giuseppe Linares

 

Il 13 settembre, presso la Sede dell’Ateneo UniNettuno è stato presentato in un “Digital talk” il libro “Sicurezza, pericolosità e prevenzione nella società del rischio”, scritto dalla Prof.ssa Daniela Mainenti e dal dott. Giuseppe Linares, edito da Giuffré.L’opera affronta il tema centrando e descrivendo, con rigore sistematico, tutti i possibili aspetti in cui può dispiegarsi l’intervento umano in materia di misure di prevenzione. Tale analisi, affrontata per la prima volta nel nostro Paese senza alcuna velatura, in un dialogo franco degli autori con il lettore, approfondisce la complessità di una materia che è oggetto di visioni opposte in materia di politica criminale.  La tesi che si giunge a dimostrare solennizza sia la grande intuizione di Pio La Torre, sia l’azione giudiziaria di Giovanni Falcone. Posizioni, è bene non dimenticare, che essi hanno pagato, unitamente con gli uomini delle scorte, con il sacrificio della vita. Intuizioni che furono con altrettanto coraggio sostenute dal generale Dalla Chiesa prima e dal Giudice Rocco Chinnici poi. Questo è il piano su cui si gioca la vera partita e i due autori lo rivelano a partire dalla premessa, poiché nella società del rischio, dove ormai viviamo, il sistema penale non è più sufficiente da solo a risolvere il problema della pericolosità sociale. Il sistema della prevenzione, dunque, sia personale, sia patrimoniale, sia amministrativa rappresenta uno degli strumenti di politica criminale più efficace, che bisogna accettare in quanto necessario, pur provando a individuare correttivi o a giurisdizionalizzare laddove occorra. L’opera è, dunque, il risultato di un lavoro molto articolato, che ha richiesto continui aggiornamenti dovuti all’attualità delle tematiche affrontate. Un testo scientifico volto al mondo universitario e delle professioni e uno strumento di apprendimento che propone uno sguardo oggettivo sulle criticità e i possibili stalli del complesso sistema legislativo e preventivo, spesso troppo articolato, talvolta contradditorio, rivolto a pericoli percepiti o effettivi, oltre che dipendente da tempistiche dilatate. Un libro che si rivolge a studenti, a professionisti delle forze dell’ordine, della comunicazione e a giuristi secondo una direttrice pluridisciplinare. Un testo, altresì, che può richiamare anche ogni cittadino per i tangibili argomenti che tratta (ad esempio, sicurezza, misure di prevenzione…) al fine di comprendere quanto sia articolata la macchina legislativa sempre più coinvolta nel contrasto alla corruzione, nel garantire la sicurezza della società, nel cercare di rendere il rischio dalla pericolosità, nelle sue molteplici ed impreviste forme, sempre più controllato .

AREE TEMATICHE

I pericoli sono sempre tali, oppure a volte si tratta solo di una percezione? Quanto risulta efficace una compressione dei rischi percepiti, anche in assenza di colpevolezza penale, con conseguente limitazione di fondamentali diritti? Accade infatti che l’insicurezza sia la risultante di una preoccupazione correlata alla fragile risposta pubblica dinnanzi alle minacce; il grado di sicurezza appare direttamente proporzionale all’operosità delle istituzioni verso i bisogni sociali. Ciò porta la politica criminale a prevenire per evitare lo sviluppo di comportamenti antisociali e pericolosi. Mettere in sicurezza le vite dei cittadini è sempre più spesso oggetto della governance delle emergenze, ma affinché sia efficace occorre che sia strutturale. Queste le riflessioni che hanno mosso i due autori a intrecciare le diverse e complementari esperienze professionali per dare vita a una ricerca e analisi che propone un approccio pluridisciplinare a 360° al concetto di pericolosità mettendo in risalto i punti critici delle misure di prevenzione senza trascurare i punti di forza. Attuale è quindi la tematica su cui si pone l’accento: il rapporto tra il diritto e il “senso di sicurezza”, il diritto alla libertà collettiva, e il “potere di adottare a tal fine le necessarie misure” che limitano, tuttavia, la libertà individuale. Peraltro, la fase della “prevenzione”, proprio perché finalizzata ad assicurare la coerenza dei “fini da perseguire” è caratterizzata dalla “attenzione al risultato” e, in tal senso, vincola i responsabili delle decisioni.Ampia è così la ricerca e la riflessione rispetto al percorso culturale che porta gli ordinamenti giuridici alla ricerca di un equilibrio tra prevenzione e repressione da cui le ragioni di un’opera che costituisce un valido strumento tecnico orientato alla migliore formazione di coloro che dovranno governare tali delicati processi decisionali.

 

Gli Autori

Daniela Mainenti

Professore straordinario in diritto processuale penale comparato presso la facoltà di Economia e Governo d’Impresa Università Internazionale UniNettuno. Dirige presso la fondazione YMCA Italia le attività post graduate, e l’alta formazione. È membro del Comitato scientifico di Eurispes. È Direttore di RUO, Research Unit One, il centro di ricerca sulla comparazione giuridica; Director di “The International Seal EIGUK London”.Tra le sue articolate aree di ricerca, ampio spazio è rivolto alle misure di prevenzione patrimoniale, alla responsabilità penale degli enti, al contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata, oltre che agli strumenti di contrasto normativo delle condotte illecite in materia di pesca illegale.

Dott. Giuseppe Linares

Nel 1992viene nominato funzionario di pubblica sicurezza.

Ha svolto le funzioni di Capo della Squadra Mobile e di Dirigente della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Trapani e Capo della D.I.A. di Napoli. È docente presso la Scuola Superiore di Polizia nella materia di tecniche di misure di prevenzione personali e patrimoniali; è stato relatore presso le università di Bologna, Salerno e Napoli in tecniche investigative in materia di misure di prevenzione. Da gennaio 2018 è stato promosso Dirigente Superiore della Polizia di Stato e  da giugno 2018 ha assunto le funzioni di Direttore del Servizio Centrale Anticrimine (DAC) della Polizia di Stato.

Related posts

“Voglio Te”, il nuovo singolo del noto artista salentino Gabriele Nahi

Redazione Ore 12

L’omaggio a Monica Vitti con Laura Delli Colli. Presentato il libro: “Monica. Vita di una donna irripetibile”

Redazione Ore 12

Disabilità , ll programma della Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea per il mese di dicembre

Redazione Ore 12