Economia e Lavoro

Prezzi in flessione per il mercato immobiliare. Lo studio Banca d’Italia-Entrate-Tecnoborsa

Il mattone rallenta. È questo il segnale che giunge dall’ultima edizione del sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni, condotto dalla Banca d’Italia, dall’Agenzia delle Entrate e da Tecnoborsa.I sondaggi tra le 1583 agenzie del territorio evidenziano come nel quarto trimestre del 2022, pur rimanendo maggioritaria, sia scesa la quota di operatori che esprimono giudizi di stabilità delle quotazioni immobiliari. Torna ad essere perciò negativo il saldo fra i giudizi di aumento e quello di riduzione dei prezzi, a partire dal secondo trimestre del 2021. Si è però molto alzato il divario tra chi pensa per i prossimi mesi e in un orizzonte biennale a una diminuzione dei prezzi e chi invece ritiene che le quotazioni aumenteranno. Ma andiamo a vedere nel dettaglio. L’indagine riguarda l’andamento recente e le prospettive a breve termine del mercato degli immobili residenziali ed è condotta congiuntamente dalla Banca d’Italia, da Tecnoborsa e dall’Agenzia delle Entrate. Secondo l’indagine condotta presso 1.446 agenti immobiliari dal 9 gennaio al 3 febbraio 2023, nel IV trimestre dello scorso anno le valutazioni di diminuzione dei prezzi delle abitazioni hanno leggermente superato quelle di aumento, per la prima volta dalla metà del 2021, anche se quasi due terzi degli operatori continuano ad attendersi prezzi stabili. Sono inoltre risultate più diffuse le attese di un calo delle quotazioni per il trimestre in corso. La percentuale di agenzie che hanno venduto almeno un’abitazione ha raggiunto un nuovo massimo dall’inizio della rilevazione nel 2009. Tuttavia, i nuovi incarichi a vendere si confermano in flessione e i giudizi di riduzione del numero dei potenziali acquirenti continuano a prevalere su quelli di aumento, anche se in misura inferiore rispetto al trimestre precedente. I tempi di vendita e lo sconto medio sul prezzo richiesto dal venditore sono lievemente aumentati. Per contro i canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati nuovamente in rialzo. Le prospettive sulla situazione del mercato immobiliare rimangono sfavorevoli, anche con riferimento a un orizzonte biennale; secondo una larga maggioranza degli agenti nei prossimi dodici mesi l’andamento dell’inflazione al consumo inciderà negativamente sulla domanda di abitazioni e sui prezzi di vendita.

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