(Red) Dopo un lungo periodo di silenzio, torna a far sentire la sua voce Romano Prodi. Lo fa dopo le primarie del centrosinistra, che ha largamente approvato, ma poi si concentra sugli effetti benefici del Recovery e nessuno come lui, due volte presidentedel consiglio in Italia e una volta presidente della Commissione Europea, può dire la sua senza provocare particolari risentimenti: “Se ci sarà, come credo, l’approvazione del Recovery Plan italiano, quello sarà un bel passo avanti per il nostro Paese. Segno che il governo Draghi ha lavorato bene per far fronte alle richieste molto severe dell’Europa”. Così Romano Prodi in una intervista a Repubblica. L’ex presidente della Commissione Ue, due volte capo del governo in Italia, non nasconde la soddisfazione e parla di “un passo avanti importantissimo. Quel piano è la condizione necessaria perla ripresa. Guai, però, se lo considerassimo la soluzione di tutti i problemi. Vuole dire che non bastano 235 miliardi complessivi? Voglio dire che per attuare quei progetti occorre un cambiamento radicale del nostro Paese. E non intendo soltanto le riforme che ci siamo impegnati a realizzare: la pubblica amministrazione, il fisco e la giustizia che attendono da decenni. È l’intero sistema produttivo che va trasformato in profondità. Non solo la politica: deve cambiare anche l’economia? Sicuro. Se pensiamo di fare la rivoluzione ecologica comprando la tecnologia in Cina, le fabbriche chiudono e la gente prende i forconi.Per questo serve un balzo di tutta la nostra struttura produttiva. Il mondo sta cambiando con grande rapidità e dopo la pandemia lo farà ancora più velocemente”.