Esteri

Progetto targato Renzo Piano fa aprire i battenti ad un ospedale in Uganda

Apre il centro di chirurgia pediatrica di Emergency in Uganda, a Entebbe, progettato da Renzo Piano sul Lago di Vittoria. Lo riferisce Emergency, spiegando che sarà un punto di riferimento per tutta l’Africa. Il centro di chirurgia pediatrica di Emergency in Uganda nasce da un incontro, quello tra Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency, e Renzo Piano, uno dei più importanti architetti al mondo. “Due uomini che hanno condiviso un sogno: quello di costruire un ‘ospedale scandalosamente bello’ nel cuore dell’Africa che potesse unire la chirurgia pediatrica con il più alto livello di architettura per divenire un centro di riferimento per i bambini di tutto il continente”, spiega la ong. 

“Quel sogno è diventato realtà anche grazie al sostegno del ministero della Salute ugandese: sulle rive del Lago Vittoria, a 1.200 metri in una zona verde e salubre, il centro di chirurgia pediatrica di Emergency ha aperto ieri le sue porte”, annuncia l’organizzazione. 

I primi pazienti si chiamano Ramadhan, Topista, Justine, Katongole, Matovu e Jordan, hanno tra i 3 e gli 11 anni e sono stati ricoverati per problemi all’apparato genitale, gastro-intestinale e ernie sovraombelicali. L’ospedale di Entebbe curerà gratuitamente bambini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni affetti da malformazioni congenite, problemi urologici e ginecologici, anomalie del tratto gastro-intestinale, patologie del sistema biliare, cheiloschisi.

“Il modo migliore per aiutare l’Africa è fare lì quelle stesse cose che vorremmo avere anche qui da noi, in Italia”, dichiara Gino Strada, chirurgo e fondatore di Emergency. E aggiunge: “Siamo andati in Uganda con tutte le competenze, gli equipaggiamenti, le tecnologie necessarie a fare una chirurgia di alto livello e con una struttura straordinaria. Facciamo tutti parte della comunità umana: siamo ‘uguali in dignità e diritti’, come è scritto nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Abbiamo la responsabilità di curare un bambino africano esattamente come faremmo con un bambino italiano”. 

In Uganda, la mortalità infantile sotto i 5 anni è di 49 morti su 1.000 nati e il 30% di questi decessi è causato dalla mancanza di cure chirurgiche adeguate. 

– Il centro di Entebbe triplica di fatto la disponibilità di posti letto chirurgici per i bambini in Uganda e diventerà un punto di riferimento per le necessità chirurgiche di tutto il continente africano. Dopo il centro Salam di cardiochirurgia di Emergency aperto a Khartoum, in Sudan, nel 2007, quello ugandese è il secondo centro dell’Anme, la Rete sanitaria di eccellenza in Africa nata nel 2010 su iniziativa di Emergency, a cui hanno aderito 11 Paesi africani per sviluppare una rete di strutture sanitarie di eccellenza e rispondere a bisogni sanitari specifici su base regionale. 

La struttura si estende su 9.700 metri quadri e dispone di 3 sale operatorie, 72 posti letto, di cui sei di terapia intensiva e sedici di terapia sub-intensiva, una sala di osservazione e stabilizzazione, 6 ambulatori, una radiologia, un laboratorio con banca del sangue, una TAC, farmacia, amministrazione, servizi ausiliari, foresteria per i pazienti stranieri, area di accoglienza ed educazione sanitaria e una area gioco esterna. 

L’intero progetto è stato realizzato pro bono dallo studio Renzo Piano Building Workshop, in collaborazione con TAMassociati e la Building division di Emergency. “Mi piace pensare all’Africa come un laboratorio per il futuro e non solo come uno scenario di sofferenza e di guerre dimenticate. Gino mi ha sempre chiesto di disegnare un ospedale ‘scandalosamente bello’”, spiega Renzo Piano. “Parla dello scandalo della bellezza perché per certe persone è uno scandalo offrire bellezza ed eccellenza a tutti, in particolare ai più svantaggiati ed emarginati. D’altronde è risaputo che in tutte le lingue africane, lo swahili per primo, l’idea di bello è sempre accompagnata all’idea di buono: non c’è bellezza senza bontà”. 

I muri dell’ospedale sono stati edificati in pisè, una tecnica di costruzione tradizionale che utilizza la terra cruda, garantendo un’inerzia termica che mantiene costanti la temperatura e l’umidità nell’edificio. 

Un’attenzione particolare è stata destinata alla sostenibilità ambientale, con una dotazione di circa 2.500 pannelli solari fotovoltaici in copertura di una parte del fabbisogno energetico del Centro.Tra gli obiettivi del centro, la formazione di medici e infermieri che possano contribuire a migliorare la chirurgia pediatrica in Uganda. “Il Paese non è del tutto sprovvisto di strutture sanitarie, né di cultura medica, ma necessita della collaborazione internazionale per garantire a fasce più ampie della popolazione la continuità di cure mediche di secondo e terzo livello e la formazione di specialisti”, aggiungeRossella Miccio, Presidente di Emergency spiega che “la scelta fatta per l’ospedale è stata di inserirlo nel contesto sanitario ugandese come centro di chirurgia elettiva pediatrica, generale e specialistica, al fine di permettere il trasferimento programmato dei piccoli pazienti da tutto il Paese e dall’estero”. 

A regime, lo staff è composto da 385 addetti, di questi 179 sono personale sanitario. Chirurghi, pediatri, anestesisti, fisioterapisti, infermieri, farmacisti e tecnici sono per l’80% circa professionisti locali e per il 20% professionisti di provenienza internazionale. Lo staff non medico è costituito da internazionali per il 5% e da nazionali per il 95%. 

Per Ruth Aceng Ocero, ministro della sanità dell’Uganda. “l’apertura dell’ospedale rappresenta un punto di svolta per i bambini dell’Uganda e della regione dell’Est Africa, grazie alla sua offerta di prestazioni di chirurgia pediatrica di alta qualità, senza alcun costo per i pazienti”, dichiara Ruth Aceng Ocero, ministro della sanità dell’Uganda. “Questa iniziativa è parte dello sforzo del governo di rafforzare il sistema sanitario nazionale, riducendo i trasferimenti medici all’estero e potenziando i servizi sanitari per i nostri bambini. Il Centro permetterà inoltre all’Uganda di diventare meta di turismo sanitario per quanto concerne le prestazioni pediatriche e una istituzione centrale nella formazione del personale sanitario locale”. 

AGC GreenCom

Related posts

Droga, Usa, Washington: moglie del “Chapo” dichiara sua colpevolezza

Redazione Ore 12

Cisgiordania: raid israeliano ad Aqqaba, ucciso giovane palestinese

Redazione Ore 12

La Cina smentisce il volo di un velivolo ipersonico: “Solo il test di un missile”. Tanti dubbi

Redazione Ore 12