Economia e Lavoro

Proteggere gli utenti online: il Digital Services Act in azione

di Gianluca Maddaloni

 

Il Digital Services Act (DSA) è un pacchetto di regole sui servizi digitali dell’Unione Europea che mira a regolare gli intermediari e le piattaforme online, come i marketplace, i social network e le piattaforme di condivisione di contenuti. Dal 17 febbraio 2024 tutti i fornitori di piattaforme online, ad eccezione delle micro e piccole imprese, dovranno fornire dati sulla  moderazione dei contenuti. Già entrato in vigore il 16 novembre 2022 è applicabile in tutta l’UE, Il DSA ha l’obiettivo di creare uno spazio digitale più sicuro, proteggere i diritti fondamentali, prevenire la diffusione di contenuti illegali e contrastare la disinformazione online. Inoltre, promuove la trasparenza, la responsabilità e l’innovazione nel mercato digitale. La legislazione include disposizioni sull’applicazione, il monitoraggio e la cooperazione tra la Commissione Europea e le autorità nazionali. Tutti gli intermediari dovranno adeguarsi alle norme sulla trasparenza degli algoritmi e del sistema pubblicitario per combattere la disinformazione e per favorire la protezione dei minori online. Le aziende che non si adegueranno rischiano multe fino al 6% del fatturato annuale. Considerando che stiamo parlando di grandi gruppi quali Google, YouTube, Instagram, Amazon ecc. si intuisce che l’entità della sanzione può assumere valori assoluti veramente elevati. Il compito di vigilare sull’applicazione del DSA in Italia è affidato al Garante delle comunicazioni che dovrà svolgere attività di istruttoria e sanzionatoria in caso di violazioni del regolamento, cooperare con le autorità competenti degli altri Stati membri dell’UE e fornire informazioni e assistenza agli utenti. Il DSA è un regolamento complesso e ambizioso che avrà un impatto significativo su tutti gli attori del mondo digitale, dalle grandi piattaforme online alle piccole imprese e agli utenti finali. L’attuazione del DSA richiederà uno sforzo collettivo da parte di tutti, dalle grandi multinazionali al fruitore finale ma il risultato finale dovrebbe essere un ecosistema digitale europeo più sicuro, più aperto e più competitivo.

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