Esteri

Quali sono gli attacchi che preoccupano davvero l’Iran?

Gli osservatori non escludono un altro attacco israeliano all’Irancome il prossimo anello di una catena di escalation iniziata con l’attacco del 1° aprile alla missione iraniana a Damasco, di cui l’Iran ha attribuito la colpa a Israele.

Il secondo è stato il lancio da parte dell’Iran di 331 droni e missili verso Israele sabato notte in un attacc, suscitando aspettative di una risposta israeliana.

E infine il terzo l’attacco israeliano con droni e missili su una base militare iraniana, nei pressi di un impianto nucleare.

Ma se Israele dovesse colpire ancora  l’Iran, come si comporterebbe?

Tel Aviv  pianifica da decenni attacchi contro siti sensibili iraniani, ma questa risposta dovrebbe essere limitataper non interrompere gli eventuali contatti militari e diplomatici segreti.

Quindi Israele -come sollecitano gli oltranzisti religiosi di destra del governo israeliano-  dovrebbe colpire un obiettivo di alto valore, ma non così preziosoda giustificare un’ulteriore risposta militare da parte dell’Iran e spingere l’escalation ad un conflitto a pieno titolo.

Quali potrebbero essere allora le scelte di Tel Aviv?

I due paesi sono distanti più di 900 km nel punto più vicino, mentre la maggior parte delle basi militari e dei siti nucleari iraniani si trovano a più di 2.000 km  da Israele. Per gli attacchi in profondità all’interno dell’Iran, verrebbero utilizzati jet stealth F-15i Ra’am e gli F-35i Adir.

Entrambi gli aerei sono ottimizzati per il lungo raggio, ma avrebbero comunque bisogno di fare rifornimento a meno che non prendano lerotte più breviverso obiettivi iraniani vicino al confine.

Ma è difficile che altri paesi arabi limitrofi  diano a Israele il permesso di volare attraverso il loro spazio aereoper attaccare l’Iran, perché ciò potrebbe trascinarli in un potenziale conflitto e avrebbe buone probabilità di infiammare l’opinione interna filopalestinese, compresa quella giordana.

Volare lungo il Mar Rosso e intorno allo Yemen e all’Oman per attaccare obiettivi nel sud dell’Iran significherebbe un viaggio di 4.700 kmdalla costa iraniana.

La via più veloce per attaccare obiettivi nel nord dell’Iran passerebbe attraverso la Siria e l’Iraq. L’aeronautica israeliana dovrebbe sopprimere le difese aeree della Siria tramite interferenze o attacchi informatici come avvenne nel 2007 nel corso dell’attacco a un presunto reattore nucleare.

Questa tecnica  potrebbe essere utilizzata solo in momenti strategicamente importanti come un grande attacco aereo o all’inizio di un conflitto. Altrimenti è improbabile che Israele “mostri la sua mano” rivelando una capacità segreta così importante.

Ma Israele ha a disposizione cinque sottomarini tedeschi della classe Dolphin,diesel-elettrici che funzionano silenziosamente e sono ideali per le operazioni costiere anche rimanendo  sommersi per settimane.

Uno degli obiettivi più ovvi sarebbe la nave comando per la raccolta di informazioni che appartiene al Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane (IRGC).E’ in mare da tre anni e oggi le immagini satellitari lo collocano appena fuori dalla base navale di Bandar Abbas, nello Stretto di Hormuz.

La nave si trova ora nelle acque domestiche ed è protetta dalle difese costiere, ma non è invulnerabile.

I sottomarini Dolphin fanno parte del deterrente nucleare israeliano, e ci sono rapporti secondo i quali  una versione del Popeye abbia un’autonomia di1.500 km.  

Sarebbe molto più semplice attaccare obiettivi costieri iraniani da acque internazionali, poi immergersi e scomparire, ma ancora. una volta, l’obiettivo dovrebbe essere abbastanza grande, ma non abbastanza  da dover sollecitare una risposta da parte dell’Iran.

Queste sono le due probabili opzioni.

Qualsiasi altra azione militare, come l’utilizzo di truppe per operazioni speciali – stivali israeliani sul suolo iraniano – ha solo la possibilità di intensificare il conflitto.

La vera domanda è: Israele rischierà una guerra su vasta scala mentre sta già combattendo su due fronti, una guerra a Gaza e uno scontro a fuoco. Sia pure lento, con gli Hezbollah libanesi?

GiElle

aggiornamento la crisi mediorientale ore 14.56

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