Economia e Lavoro

Rc Auto, è economicamente sempre più difficile assicurare un veicolo

 

Assicurare l’auto diventa sempre più costoso e dopo le denunce dei consumatori ora lo certifica anche l’Ivass, l’autorità che vigila sul comparto assicurativo. E’ ormai da due anni che i prezzi aumentano, e quest’anno il premio medio della Rc auto sale a 403 euro, il 6,2% in più sul 2023. I rincari non risparmiano nessuna città: tutte le province registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +1,3% di Isernia e Catanzaro e il +9,3% di Roma. Ma andiamo a vedere nel dettaglio i numeri forniti dall’Istituto di vigilanza sulle assivsicurazioni. Per i contratti sottoscritti nel mese di giugno 2024, l’indagine rileva che: ·il prezzo medio della r.c. auto è di 403 euro, in aumento su base annua del 6,2% in termini nominali e del 5,4% in termini reali. Nei mesi di aprile e maggio la crescita nominale annua era stata rispettivamente del 7,9% e del 6,8%; ·tutte le province italiane registrano incrementi di prezzo, compresi tra il +1,3% di Isernia e Catanzaro e il +9,3% di Roma; ·il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 264 euro, in aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente e in riduzione del 44,7% rispetto allo stesso periodo del 2014; ·per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo è del 9,6%. Durissimo il Codacons che commenta: le tariffe Rc auto continuano a salire in modo del tutto ingiustificato realizzando una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro in capo agli automobilisti italiani. A partire dalla seconda metà del 2022 i prezzi delle polizze hanno iniziato a crescere, portando il premio medio a giugno 2024 a quota 403 euro, secondo gli ultimi dati diffusi dall’Ivass – spiega il Codacons – Questo significa che in poco più di due anni le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 14,1%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 403 attuali, con un aumento di ben 50 euro a polizza.
Incrementi che non appaiono giustificati dall’aumento della incidentalità in Italia, e che cozzano con la situazione economica delle compagnie di assicurazioni per le quali la dotazione patrimoniale si è consolidata, la redditività è migliorata e la liquidità è divenuta più distesa, secondo i dati diffusi poche settimane fa dalla stessa Ivass. Rincari che, considerate le 32,9 milioni di auto assicurate in Italia, hanno determinato nell’ultimo biennio una stangata complessiva da +1,65 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani – conclude il Codacons.

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