Roma Capitale

Recovery Fund, nuova beffa per la Capitale. Non ci sono risorse per le metropolitane

 “Vivo a Roma, sono nato a Roma e faccio l’amministratore a Roma da 13 anni e sono colpito dalla fragilità e la serietà di questa amministrazione”. Così il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenuto a Rai News 24, in merito alla possibilità che la sindaca di Roma, Virginia Raggi, possa arrivare al ballottaggio se lui non si candidasse alle primarie, mettendo a rischio il candidato del Pd di non arrivare neanche al ballottaggio. “Io non lo penso proprio”, ha detto il governatore, che ha rabadito di non aver nulla di personale con la sindaca e si è concentrato sull’amministrazione capitolina. “Ad esempio sulla questione rifiuti”, ha raccontato Zingaretti, “nel 2019 ho dovuto chiedere al Campidoglio di fare una gara drammatica per portare rifiuti all’estero. In due anni non sono riusciti a farlo, e così si buttano 200 mila euro all’anno”.

Recovery Fund, nuova beffa per la Capitale. Non ci sono risorse per le metropolitane

 Zero euroNessuna risorsa per le metropolitane di Roma nel recovery fund, e più in generale per il tpl delle città. Stessa cifra nulla, e questa è la novità, nella bozza del fondo integrativo che sta circolando in queste ore in ambienti governativi, appena pubblicata sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri.

Per la città è una grande delusione. Roma si aspettava una pioggia di miliardi dal fondo integrativo legato al recovery fund, una riserva da 30 miliardi slegata dalla scadenza del 2026 dello stesso recovery, data che avrebbe reso impossibile investimenti come quelli per le metro, che per la loro realizzazione necessitano di tempi più lunghi. Si parlava, in particolare, di 12 miliardi, poi scesi a 9, ovvero la somma richiesta dal Campidoglio per finanziare la linea C fino alla Cassia, la Linea D ed diverse linee tranviarie.

Nella bozza in questione, però, non si trova nulla di tutto ciòLa cifra finale è confermata: 30,6 miliardi. Ma per Roma non c’è nulla. Ci sono oltre 4 miliardi per la transizione 4.0, 600 milioni per il rinnovo delle flotte degli autobus, per tutta Italia, e 800 milioni per le navi. E poi 1,4 miliardi per nuovi ospedali, un miliardo sulla tecnologia satellitare, 2 sulla sicurezza, il verde e il sociale e poi 1,47 sulle infrastruttura portuali e marittime. Infine una lunga serie di voci minori.
Ma nemmeno un euro per il sistema di trasporto su ferro della Capitale. Salvo accordi in extremis, prima che la bozza del fondo diventi il piano definitivo.

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