Economia e Lavoro

Reddito di cittadinanza, cambia tutto. Requisiti, importi e durata della nuova Gil

Il Reddito di Cittadinanza è stato introdotto dal governo Gentiloni nel 2019, con l’obiettivo di contrastare la povertà e la disoccupazione nel paese. Il programma prevedeva un sostegno economico mensile ai cittadini italiani che si trovavano in situazioni di difficoltà economica, con l’obbligo di partecipare a programmi di formazione e di reinserimento lavorativo.

Ad aprile 2023, il panorama del Reddito di Cittadinanza è radicalmente cambiato grazie alla nuova “Garanzia Italiana per il Lavoro” (GIL), introdotta dal Decreto lavoro del governo Meloni. La GIL rappresenta una riforma completa del sistema del Reddito di Cittadinanza, con nuovi requisiti, importi e durata.

In primo luogo, i requisiti per accedere alla GIL sono diventati più stringenti. Ora, solo i cittadini italiani che si trovano in una situazione economica particolarmente difficile possono beneficiare del sostegno. Inoltre, è necessario dimostrare di aver partecipato a programmi di formazione e di reinserimento lavorativo per almeno sei mesi prima di richiedere la GIL.

La nuova GIL prevede anche un aumento degli importi mensili. I cittadini italiani che soddisfano i requisiti possono ora ricevere fino a 800 euro al mese, a seconda del loro reddito e delle loro esigenze. Inoltre, la durata del sostegno è stata estesa fino a 24 mesi, a patto che i beneficiari continuino a partecipare ai programmi di formazione e di reinserimento lavorativo.

Tuttavia, la GIL comporta anche alcune restrizioni. Ad esempio, i beneficiari non possono lavorare a tempo pieno mentre ricevono il sostegno, ma devono impegnarsi a partecipare a programmi di formazione e di reinserimento lavorativo per almeno 20 ore alla settimana. Inoltre, i beneficiari devono dimostrare di aver cercato attivamente lavoro durante tutto il periodo in cui ricevono la GIL.

In sintesi, la GIL rappresenta una riforma completa del sistema del Reddito di Cittadinanza, con nuovi requisiti, importi e durata. Sebbene la GIL offra maggiori sostegni economici ai cittadini italiani in difficoltà, richiede anche un impegno maggiore da parte dei beneficiari, che devono partecipare a programmi di formazione e di reinserimento lavorativo e dimostrare di aver cercato attivamente lavoro. Spetta ora al governo e ai cittadini italiani valutare l’efficacia della nuova GIL e il suo impatto sulla lotta alla povertà e alla disoccupazione nel paese.

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