Regionali del Lazio, dopo Giorgia Meloni, l’ex Fabio Desideri scrive anche a Mattarella

Il presidente della Federazione Confimprese World, Fabio Desideri, ha scritto quest’oggi una lettera aperta al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nella lettera aperta l’ex consigliere della Regione Lazio, nel  sottolineare il dilagante astensionismo che nelle ultime elezioni regionali ha visto due elettori su tre disertare le urne, ha voluto porre – all’attenzione del Presidente della Repubblica – i fatti che hanno caratterizzato le liste elettorali, con particolare riferimento alle estromissioni “notturne”  di alcuni candidati; eventi questi di cui le cronache hanno ampiamente riferito nei giorni scorsi. L’ex Sindaco del Comune di Marino  ha anche evidenziato al Presidente della Repubblica, partendo dall’articolo 51 della Carta Costituzionale, alcune osservazioni sulla Legge Regionale del Lazio numero 2 del 2005, e successive modifiche ed integrazioni, sottolineando al Capo dello Stato che il Legislatore Regionale avrebbe, forse, potuto creare, nei fatti, con detta normativa, uno sbarramento elettorale che – in qualche modo –  potrebbe contrastare sia con il dettato della stessa Carta Costituzionale, sia con la legge elettorale vigente, non assicurando pari condizioni di accesso alla competizione elettorale a tutti i cittadini. Desideri, nella lettera scritta al Presidente Mattarella,  non ha mancato di evidenziare il suo auspicio per una valutazione di merito delle sue riflessioni, nella speranza che le stesse possano far intravedere “ragioni più alte” , sancite della nostra Carta Costituzionale,  che eventualmente determinino  forme di approfondimento, nonché di tutela del cittadino elettore. L’ex consigliere Regionale ha anche informato il Capo dello Stato di aver riassunto, nei giorni scorsi,  i temi esposti  – nella lettera aperta recapitata al protocollo generale del Quirinale – anche al Presidente del Consiglio dei Ministri, onorevole Giorgia Meloni. Congedandosi nella missiva inviata al  Capo dello Stato,  il presidente di Confimprese World ha ringraziato per  l’attenzione e per il tempo che la sua lettera eventualmente dovesse sottrarre alle questioni più importanti di cui il Quirinale, quotidianamente, deve occuparsi.