Qualcuno dovrebbe avvisare il deputato-presidente Zingaretti che domani entriamo nella terza, delle tre settimane che aveva chiesto, di proroga della sua permanenza alla Pisana, dopo 10 anni di governo – coartando con tale comportamento una prassi consolidata – prima di rassegnare le sue dovute dimissioni da presidente della Regione Lazio.
Ad oggi sappiamo che il Consiglio Regionale che dovrebbe discutere ed approvare il Collegato alla Finanziaria, con il quale aveva giustificato il suo permanere nella stanza più importante di via del Caravaggio, è fissato a decorrere da giovedì prossimo alle 14,00 alla Pisana; non sappiamo ancora quali modifiche, in queste due settimane, lo stesso abbia apportato al documento originariamente approvato dalla sua Giunta. Né sappiamo quando il deputato-presidente Zingaretti rassegnerà le sue – dovute – dimissioni da presidente; questo è quanto ha dichiarato l’ex consigliere regionale Fabio Desideri.
L’agire politico di Zingaretti – ha proseguito Desideri – evidenzia ai cittadini del Lazio lo strano modo, dell’esponente politico del PD, di interagire con i residenti della propria regione.
Dopo dieci anni di governo, Zingaretti necessitava di ulteriori tre settimane, di doppio mandato (…sic), per poter “sistemare” il Collegato alla Finanziaria, che tra le altre cose, nel testo originario, puntava a trasferire – con molti dubbi di natura giuridica – funzioni e prerogative, costituzionalmente di appartenenza regionale, al Comune di Roma; alla terza settimana – di quelle richieste dall’esponente PD – nessuno sa quali modifiche siano state introdotte al documento a suo tempo varato dalla Giunta, quando le stesse potranno essere conosciute dai cittadini, quali tra esse introdurranno modifiche alle competenze regionali; ha concluso Desideri.
