Economia e Lavoro

Regioni, il P.N.R.R. per sviluppare nuovi modelli di “policy design” finalizzati a contrastare la povertà per favorire l’inclusione sociale

 

di Fabio Desideri*

 

I nostri modelli sociali, per lo più duali, pubblico/privato, tramite i quali abbiamo pensato, negli ultimi decenni, di affrontare e risolvere i problemi di varia natura della nostra società, non hanno dato – almeno fino ad oggi – i risultati sperati, come dimostra, inequivocabilmente, l’incremento dei livelli di povertà presenti nel tessuto della nostra Regione e non solo. Nella prossima legislatura regionale si deve trovare il modo per immaginare ed organizzare nuovi modelli di “policy design”.  Detti “nuovi modelli” , utilizzando innovative forme di reti integrate e partecipate, finalizzate a contrastare le povertà ed a favorire l’inclusione sociale, devono essere in grado di strutturare – nei territori della nostra Regione – forme organizzate ed intelligenti di sistemi di intervento, capaci  di elaborare politiche efficaci ed efficienti di lotta alla povertà che favoriscano, altresì,  la piena inclusione sociale. Se è vero che la pandemia COVID – come l’ultimo rapporto Istat ha dimostrato – ha scavato un solco profondo di diseguaglianze ed esclusione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha in sé caratteristiche e risorse per essere, in concreto, il principale strumento da utilizzare al fine di contrastare – nei territori della nostra Regione – vecchie e nuove criticità del sistema sociale,  con l’obiettivo  di realizzare nel Lazio un nuovo “welfare generativo”. In sintesi dobbiamo riuscire ad immaginare – sostenendoli anche con normative regionali adeguate – modelli sociali integrati, i quali si caratterizzino per l’utilizzo di reti di vicinanza e solidarietà, capaci di cogliere – tempestivamente – le esigenze e le priorità espresse dal tessuto sociale, mettendo a disposizione del pubblico: dati, capacità organizzative, nonché  forme e strumenti di intervento, adeguati e tempestivi rispetto alle esigenze dei cittadini; ha concluso Fabio Desideri.

 

*Presidente ConfimpreseWorld

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