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Rincari dei voli Mr Prezzi vuole le spiegazioni

Su indicazione del ministro per le Imprese e il made in Italy Adolfo Urso, il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Benedetto Mineo, ha avviato il confronto con le principali compagnie aeree (Ita Airways, Ryanair, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Neos e Wizz Air) per analizzare le dinamiche dei prezzi medi dei biglietti aerei negli ultimi mesi sulle tratte nazionali, che hanno mostrato un’impennata atipica e inattesa. Lo ha riferito lo stesso Mimit in una nota. Alla luce dei dati diffusi da Istat relativi al mese maggio 2023, che hanno fatto registrare aumenti medi del 40 per cento su base annua, durante gli incontri – ha evidenziato il ministero – alle imprese “sono state chieste spiegazioni precise sulle dinamiche dei prezzi e in particolare su determinate tratte che hanno visto una variazione anomala. Tutti i chiarimenti dovranno essere forniti entro 10 giorni”. Al centro delle verifiche del Mimit, l’andamento dei prezzi dei biglietti di alcuni voli che collegano le città di Roma e Milano con Venezia, Palermo, Catania e Cagliari. Il Garante ha comunicato che la prossima riunione della Commissione per il monitoraggio dei prezzi si terrà giovedì 20 luglio, con convocazione già fissata, e servirà a confrontare i dati forniti dalle imprese con quelli già disponibili. Peraltro il fenomeno è generalizzato ed è sotto osservazione pure negli Stati Uniti, dove, secondo gli esperti, la disponibilità dei passeggeri a pagare tariffe elevate testimonia l’impetuosa ripresa della domanda di voli nell’ultimo anno. “Le compagnie aeree stanno esaurendo le espressioni per descrivere la forza della domanda”, ha dichiarato Alex Irving, analista di Bernstein. American Airlines ha registrato ricavi record nel primo trimestre nei suoi ultimi risultati, mentre Lufthansa ha dichiarato di aspettarsi che gli utili rettificati superino i livelli del 2019 questa primavera. Anche Iag, proprietaria di British Airways, e Air France hanno pronosticato questa settimana stagioni estive da record. Una manna per le compagnie visti i costi elevati del carburante e la forza del dollaro. Peraltro, i prezzi sono aumentati anche perché molti vettori hanno tardato a ridefinire i loro programmi di volo precedenti alla pandemia, in parte a causa di una carenza globale di aeromobili.

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