“Roma Capitale sta vivendo ‘uno dei momenti più bui delle trattative sindacali’.
Non siamo noi a dirlo, ma alcuni sindacati che ieri hanno preso parte a un tavolo di confronto sul nuovo contratto decentrato e sulle progressioni verticali dagli esiti del tutto insoddisfacenti a causa – sempre citando alcune oo.ss. – ‘dell’ottusità della Giunta Gualtieri’.
E’ un momento particolarmente difficile e complesso per i dipendenti di Roma Capitale, la cui professionalità, in tema di progressioni di carriera – come denunciato dai sindacati intervenuti – verrebbe svilita a vantaggio di un colloquio e di una valutazione del tutto discrezionale formulata da soggetti non ancora identificati e sulla base di parametri che, di fatto, mortificherebbero l’importanza dei titoli di studio coerenti e dell’esperienza maturata.
Un meccanismo che non garantirebbe quel carattere di trasparenza che dovrebbe essere sotteso e insito non solo in un processo di selezione delle risorse più meritevoli ma, più in generale, nell’agire amministrativo di una PA.
Un principio che a questa Amministrazione non sembrerebbe interessare più di tanto, così come non sembrerebbe loro importare il confronto con le sigle sindacali su un tema così delicato e complesso, come dimostra la ‘clamorosa e ingiustificata’ assenza della parte politica al tavolo di trattativa e l’incomprensibile decisione della Giunta di non confrontarsi ulteriormente con la controparte sindacale.
Un vero e proprio ‘muro di gomma’ – così come viene definito da una delle organizzazioni intervenute – di cui a farne le spese saranno il merito e le capacità dei dipendenti capitolini e che finirà per sminuire, anzichè valorizzare, le professionalità di cui Roma Capitale dispone, peraltro numericamente sempre più carenti”.
Lo dichiara, in una nota, l’ex assessore al Personale e capogruppo della Lista Civica Raggi Antonio De Santis.