Roma Capitale

Roma medievale, una città nascosta da scoprire. A Palazzo Braschi una mostra ne svela “il volto perduto”. di Sara Valerio

La mostra “ROMA MEDIEVALE. Il volto perduto della città” a Palazzo Braschi fino a febbraio 2023, è una vera scoperta, un’avventura attraverso un aspetto unico e sorprendente della antica capitale dell’impero romano. Il visitatore che parta prevenuto immaginandosi una città chiusa, in contrazione, opposta a quella dei fasti imperiali, rimarrà invece sorpreso da questo luogo di potere, politico, economico e religioso in evoluzione, al centro dell’Europa cristiana e medievale, intreccio di culture, perfino in quei secoli ritenuti a lungo “bui”. L’esposizione si sofferma su di un arco temporale che va dal VI al XIV secolo, dal tempo della caduta dell’impero romano e di Papa Gregorio Magno, all’indizione del primo Giubileo del 1300 con Bonifacio VIII: quasi 1000 anni di storia di cui oggi sopravvive ben poco, poiché la maggior parte delle testimonianze archeologiche sono state cancellate nel corso dei secoli, per far posto ai diversi progetti urbanistici della città.  Il percorso si sviluppa in 9 principali nuclei tematici. Si parte come pellegrini appena arrivati. Roma, infatti, fu, insieme a Gerusalemme e a Santiago di Compostela, uno dei maggiori centri di pellegrinaggio della cristianità. I fedeli che vi si dirigevano erano chiamati “romei” e arrivavano da ogni parte d’Europa e, in qualche caso, anche dall’Africa e dall’Asia. Strappa un sorriso vedere come certi aspetti del “pellegrinaggio” siano rimasti gli stessi nei secoli, fino ad oggi: come il lungo bastone, detto bordone, cui era legata una zucca o altro per contenere l’acqua o le spille da appore sulla mantella. Con questo stato d’animo, come un viaggio ideale nella città medioevale, si percorrono le sale successive ammirando le oltre 160 opere tra mosaici, affreschi e opere mobili generosamente messe a disposizione da 60 prestatoridiversi, musei, enti religiosi e istituzioni pubbliche e private. Si passa con stupore attraverso le quattro Basiliche, luoghi tra i più iconici della Roma medievale, sia dal punto di vista religioso che politico: il vasto complesso del Laterano, prima basilica cristiana; San Pietro in Vaticano, luogo della tomba di Pietro e meta di pellegrinaggio da tutta l’Europa cristiana; San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore.

Sono poi esposti gli oggetti, manoscritti e reliquie, dei papi più rappresentativi dell’epoca: Gregorio Magno, Leone III, Innocenzo III e Bonifacio VIII, protagonisti di momenti chiave del Medioevo. Raccontano il rapporto privilegiato tra Roma e il papato, una relazione complessa che ha unito, e quasi identificato, l’Urbe e i suoi pontefici durante tutto il Medioevo.

Molto suggestiva è la sala centrale in cui è riprodotto l’internodi una chiesa medievalecon affreschi e arredi liturgici, ma anche preziosi reliquiari e suppellettili, una passeggiata immersiva indietro nel tempo, sulle tracce della liturgia medievale. Tra luci soffuse e canti gregoriani, mentre l’atmosfera invita alla meditazione, ci si sorprende di fronte alla bellezza e alla ricchezza degli oggetti esposti. Si arriva alle sale finali in cui è sottolineato un ultimo ma importante aspetto. A Roma si installarono già in antico diverse comunità, tra cui, a partire dal II secolo a.C., quella ebraica, la più antica al mondo, che con alterne vicende visse continuativamente in città. Alcuni manoscritti testimoniano, sia pure parzialmente l’altissimo livello di questa straordinaria koinè. Prima di uscire, una grande mappa della città lancia una suggestione al visitatore, mostrando l’indicazione di trenta siti, alcuni conosciuti altri più originali, da Santa Maria in Trastevere a Ponte Nomentano, da visitare ora con un nuovo sguardo.

 

 

Related posts

Servadio (Ofi Lazio): “Orientarci verso una Fisioterapia di iniziativa, prossimità e comunità”

Redazione Ore 12

Scuola, De Santis (CR): “Scuole capitoline nel caos più totale, dov’è Gualtieri?”

Redazione Ore 12

Gualtieri: “Dolore immenso per la scomparsa di David Sassoli”

Redazione Ore 12