Economia e Lavoro

Saldi invernali, una stagione nella media e senza fibrillazioni

saldi invernali si sono conclusi e Federmodaitalia ha tracciato un bilancio sulle vendite di fine stagione nei negozi di moda. Secondo l’ultimo monitoraggio sulle aziende associate, a gennaio le vendite sono cresciute dell’8,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con l’81% delle imprese soddisfatte per la crescita (65%) o la stabilità (16%). Il 19% ha invece segnalato un calo. Prosegue anche a febbraio il trend positivo delle vendite (+5,3%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I prodotti più richiesti sono stati: maglieria, piumini, cappotti, giacche e abiti, seguiti da pantaloni e jeans, scarpe da donna, sneakers, borse, accessori e articoli sportivi.

Felloni: “Contenuti gli effetti dell’inflazione”  

“Le vendite in saldo – ha commentato il presidente Giulio Felloni – hanno rispecchiato le nostre previsioni d’inizio d’anno. Otto negozi su dieci hanno registrato buone performance di vendita e riscontrato soddisfazione dei consumatori in particolare per gli affari fatti nei negozi di prossimità”. Un dato incoraggiante per il Paese perché il settore moda, grazie ai prezzi ribassati dei saldi, con lievi incrementi a gennaio e febbraio (+3,2%), ha contribuito a contenere gli effetti dell’inflazione che ha colpito l’economia italiana all’inizio del 2023. “In sostanza – ha spiegato Felloni – chi ha comprato ha trovato l’occasione e ha beneficiato di prezzi calmierati e dell’ampio assortimento ancora presente in store anche in considerazione dei maggiori acquisti fatti dai commercianti per la stagione autunno/inverno”.

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