“Non avevo chiesto di andare in Russia, dunque non c’è nessuna questione personale. È evidente che stiamo parlando di un attacco politico all’istituzione che rappresento, molto impegnata nella difesa dei diritti umani in particolare sulle questioni dell’opposizione russa. Vogliamo che Alexei Navalny venga liberato presto, e naturalmente non è con queste sanzioni che ci tapperanno la bocca”. Lo dichiara il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, in un’ intervista a Radio Immagina, la web radio del Pd, in merito alle sanzioni adottate dal Cremlino che stabiliscono il divieto di ingresso nel Paese per 8 alti funzionari del vecchio continente, tra cui lo stesso Sassoli.