Politica

Schlein apre al popolo delle Primarie: “Abbiamo riaperto il tesseramento. Venite da noi”

 

“Abbiamo riaperto il tesseramento on line e nei prossimi giorni su tutto il territorio. Questa vittoria ha senso se apre un varco, a partire dal tesseramento aperto e il mio appello al popolo delle primarie è di entrare a far parte della comunità denocratica”. Lo ha detto Elly Schlein, ospite di Fabio Fazio a ‘Che tempo che fa’. Commentando il grande successo delle primarie che l’hanno eletta segretario del Pd, ha poi aggiunto: “Essere all’altezza di questa aspettativa di cambiamento è la prova più importante. Voglio che il Pd diventi un partito umile nell’ascolto. La responsabilità più grande che sento è quella di non tradire questa fiducia e questa speranza. E sento la responsabilità di essere la segretaria di tutti, che è la responsabilità di chi vince”. Durante l’intervista, Schlein ha ripercorso le tappe della sua scalata alla segreteria, ribadendo i punti fermi del suo programma dentro al partito (“Finito il tempo dei personalismi e della conflittualità interna che è tutta fatica sprecata e non temo nessuna scissione; non voglio più vedere logiche di cooptazione”), e fuori: “Voglio ricompattare l’anima di sinistra” e quindi lotta alle diseguaglianze, salari dignitosi, sanità e scuola pubblica. Insomma, ha sottolineato: “Noi siamo vicini a quell’Italia di persone che fanno fatica ad andare avanti”. Ma anche, ha aggiunto, “a quella delle piccole e medie imprese che fanno fatica”. E spingendosi ancora oltre: “È bene che ci sia chi fa i profitti, a noi interessa però che poi siano ben redistribuiti“. Su queste linee guida Schlein vuole parlare con tutte le forze di opposizione, compreso il terzo polo: “Più che i politicismi conta quello che possiamo fare insieme” e liquida così il problema delle alleanze. Sollecitata da Fabio Fazio che la intervistava, la segretaria del Pd Elly Schlein consente un passaggio sulla sua vita privata e la sua famiglia. “Ho fatto sì elementari e medie in Svizzera, ma sempre in scuole pubbliche. Non sono milionaria, vengo da una modesta famiglia borghese che ringrazio per aver fatto studiare me e i miei fratelli”. Poi, il passaggio della segretaria sulla situazione in Ucraina: “Abbiamo già votato su invio armi, è necessario sostenere il popolo ucraino che ha subito invasione criminale ma non ci può essere sinistra senza costruire futuro di pace”. E precisa: “Vorrei solo un protagonismo forte dell’Ue e non sono la sola, anche il Papa, Prodi lo hanno chiesto, perché Putin non è isolato, lo stanno ancora supportando. Serve una conferenza multilaterale di pace per ristabilire l’integrità territoriale dell’Ucraina”. Commentando le devastazioni anarchiche di sabato a Torino e i precedenti episodi di violenza anche in Europa alle sedi consolari e diplomatiche, Schlein ha ribadito la sua “condanna ferma”.

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