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Siria, altro convoglio Onu pronto a entrare nel nordovest. Assad visita Aleppo

 

Un altro convoglio dell’Onu è pronto a entrare dalla Turchia nelle aree siriane del nord-ovest fuori dal controllo governativo e colpite dal terremoto. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui il convoglio odierno si aggiunge a quello di sei camion entrato attraverso il valico di Bab al Hawa che trasportava coperte, materassi e tende da campo per circa 5mila persone. In base al meccanismo Onu rinnovato ogni sei mesi col placet della Russia alleata di Damasco, i convogli umanitari internazionali possono entrare dalla Turchia nella Siria nordoccidentale solo attraverso il valico di Bab al Hawa. E’ ”una situazione catastrofica” quella che ha trovato il presidente siriano Bashar al-Assad ad Aleppo (nella foto), visitando le zone maggiormente colpite dal sisma. Ma ”l’Occidente sta politicizzando la situazione del terremoto”, ha aggiunto. ”Faremo il possibile per ricostruire e per aiutare le persone” coinvolte dal sisma, ha aggiunto Assad recandosi in uno dei luoghi dove i soccorritori sono al lavoro per cercare sopravvissuti sotto le macerie. Va detto poi dell’allentamento delle sanzioni americane nei confronti della Siria in seguito alla catastrofe umanitaria causata dal terremoto, gli Stati Uniti hanno annunciato la sospensione temporanea di alcune sanzioni economiche al governo centrale di Damasco incarnato dal contestato presidente Bashar al Assad. In una circolare diffusa dal Dipartimento del Tesoro di Washington e ripresa da media internazionali e siriani, si  stabilisce una “licenza generale per autorizzare gli sforzi di soccorso in caso di terremoto in modo che coloro che forniscono assistenza possano concentrarsi su ciò di cui c’è più bisogno: salvare vite e ricostruire”.

aggiornamento sisma Siria-Turchia ore 14.19

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